Il gruppo Geturhotels, che a Cortina gestisce il Miramonti Majestic, arriverà al tavolo convocato dal prefetto Savastano, lunedì pomeriggio, con una dettagliata relazione tecnica. L’hanno compilata gli esperti dello Studio Fascina di Belluno (ingegneria per la sicurezza), tra i più accreditati dagli albergatori di Cortina. La verifica è stata fatta, fra l’altro, su alcune componenti strutturali, ed in particolare su alcuno solai: e il risultato è che «tutto è in sicurezza».
La famiglia Zanchetta, punto di riferimento di Geturhotels, avrebbe voluto anticipare subito ai Vigili del fuoco la relazione tecnica, così rispondendo alle richieste più recenti in ordine al completamento delle certificazioni. Ma il fine settimana non ha agevolato questa opportunità, per cui l’esame della documentazione e le successive decisioni saranno assunte in prefettura. Resta, al momento, l’ordinanza di chiusura da parte del sindaco Gianluca Lorenzi. Una riconsiderazione è possibile? «Vedremo che cosa verrà fuori dal confronto di lunedì rispetto a eventuali novità», risponde il sindaco. Geturhotels, che in questo fine settimana comunque ha deciso di accogliere gli ospiti, soprattutto quelli provenienti dall’estero, assicura la piena condivisione del tavolo tecnico convocato dalle autorità e, al tempo stesso, si dice «certo che emergerà che non vi è rischio per l’incolumità degli ospiti e delle maestranze. E, questo, sulla base appunto dei riscontri dello studio Fascina delle ultime ore. La proprietà del Miramonti, quindi la famiglia Zanchetta, ricorda – e riconferma – «la continua collaborazione dell’azienda con le pubbliche autorità». Lascia capire, in sostanza, che non c’è stata alcuna intenzione di voler sfuggire alla benché minima chiarificazione e, tanto meno, a tutti i richiesti interventi finalizzati alla sicurezza. «Spiace, dunque, che l’iniziativa estemporanea e particolare di un cliente abbia alimentato allarmi assurdi».
Geturhotels, quasi rispondendo all’appello del prefetto Savastano, e sintonizzandosi con l’associazione albergatori e le assicurazioni date dal presidente Stefano Pirro, aggiunge poi che «noi tutti albergatori di Cortina siamo impegnati costantemente ad adeguarci alla normativa di settore la cui continua evoluzione rende particolarmente complesso un costante e tempestivo allineamento; ma noi tutti operatori cortinesi facciamo del nostro meglio, in special modo quando si opera in strutture di antico impianto con esigenze e caratteristiche diverse». Ritorna, in questa sottolineatura, il tema ricorrente della complessità di operare in contesti architettonici quasi ingessati. In ogni caso, assicura la famiglia Zanchetta, «siamo tutti coesi nell’investire nell’amata Cortina in vista dei grandi eventi». Nello stesso tempo, tuttavia, «amareggia constatare che gli sforzi fatti e in previsione possano essere resi vani da un così irragionevole intervento». Il riferimento è a chi ha sollevato il problema, probabilmente all’oscuro delle azioni che il Miramonti aveva già in atto.
La nota diffusa ieri sera da Geturhotels si chiude con un atto di fiducia rispetto a quanto accadrà lunedì in prefettura e alle conclusioni che vi saranno assunte. «Abbiamo la certezza che ci verrà riconosciuto quanto abbiamo fatto in tutti questi anni, non solo a noi, ma anche ai nostri colleghi di Cortina. Su questa strada intendiamo continuare, perché Cortina è nel nostro cuore. Non è questione di interesse, ma di amore». La preoccupazione è prima di tutto per l’immediato futuro di questa storica realtà dell’accoglienza, ma anche per le ripercussioni che la vicenda può avere in un contesto pre-olimpico, per tutta la comunità. Tenuto conto, fra l’altro, dell’avvio delle settimane bianche.