Era una gara da vincere, perché l’ultima in classifica sarebbe da battere per definizione. Soprattutto in casa. Tra l’altro, la Canottieri Belluno conduceva di due reti dopo cinque minuti della ripresa grazie a Gheno e Bortolini.
La realtà dei fatti però racconta di un’Atesina tutt’altro che meritevole del ruolo di fanalino di coda del torneo. Anzi, il conteggio delle occasioni create parla chiaro: ospiti molto più pericolosa e in palla, rispetto ai padroni di casa. Peraltro agli altoatesini non sono più da soli in fondo, visto che hanno agganciato a quota 8 punti il Vicinalis.
Così come la Canottieri rimane appaiata al Giorgione dentro la zona playoff, in una posizione paradossalmente ancor più blindata visto che la settima sta un po’ dietro. In ogni caso l’ultima giornata di andata ha lasciato più dubbi che certezze al tecnico Alessio Bortolini.
ATESINA CREA, BELLUNO SEGNA
Ritrova il pubblico amico la Canottieri e peraltro la cornice della Spes Arena non è affatto male. T’aspetti un ferro e fuoco dell’area ospite, invece accadrà l’esatto contrario. Subito Dalla Libera deve dire no a Lautaro, durante un pressing ospite quasi asfissiante che impedisce svariate ripartenze ai bellunesi.
Al massimo, Dal Farra si farà chiudere dal portiere Vanin, mentre a metà frazione una palla sul secondo palo di Secchi non trova la deviazione vincente di un compagno che ci arriva con pochi istanti di ritardo. La Canottieri trova lo stesso il modo di sbloccare l’incontro. Vanin chiude in angolo Dall’Ò e dalla bandierina lo schema è perfetto: Gheno alza per Savi, abile di prima ad aprire su Dall’Ò che tocca in mezzo dove proprio Gheno fa 1-0 al 14.25. Proverà a sfruttare il momento favorevole Storti, costringendo l’estremo difensore ospite ad un grande intervento risolutore. Sul finale di frazione comunque occorre di nuovo un efficiente Dalla Libera nel rispondere due volte a Basso.
ALLUNGO E RIMONTA
Solito cambio in porta e Del Prete e stoppa Manzoni. Dall’Ò sfiora il raddoppio, che si concretizza al 4.51 grazie al diagonale di Storti sul secondo palo dove irrompe Alessandro Bortolini. 2-0, ma nessuno in realtà si azzarda a pensare ad un risultato fatto e finito. Efficiente trenta secondi dopo lo schema su punizione dell’Atesina in cui Lautaro imbecca Basso: 2-1. Ulteriori stimoli consegnati ad una compagine già parecchio motivata. Il pari di Manzoni al 9.59 è però dovuto ad una palla allontana malissimo da Savi ed intercettata poco dopo la metà campo da Lautaro. Il puntero argentino calcia, Del Prete respinge e Manzoni da due passi deve solo ribadire in rete. I ritmi fin lì forsennati della gara si affievoliscono almeno sino al portiere di movimento (Savi) schierato da Bortolini negli ultimi due minuti. Ci proverà Dal Farra, il quale poi diventa assist man proprio all’indirizzo di Savi che manca di un nulla l’impatto con il pallone. Una chance clamorosa l’avrà pure l’Atesina: seppur su azione viziata da tocco di mano, Lautaro e Mustafov sprecheranno un contropiede colossale davanti a Del Prete.
CANOTTIERI – ATESINA 2-2
CANOTTIERI BELLUNO: Dalla Libera (Del Prete); Bonavera, Riccardo Dal Farra, Savi, Reolon, Storti, Kevin Dal Farra, De Battista, Gheno, Dall’Ò, Alessandro Bortolini. Allenatore Alessio Bortolini.
ATESINA: Vanin (Pigozzo); Paredes, Mair, Salvador, Manzoni, Manarin, Mustafov, Lautaro, Basso, Degasperi, Secchi. Allenatore Thomas Giuliani.
Arbitri: Pines di Basso Friuli, Copat di Pordenone. Crono: Stocco di Treviso.
Reti: PT 14.25 Gheno; ST 4.51 Bortolini, 5.25 Basso (A), 9.59 Manzoni (A).
Note: falli 3-2 p.t., 2-2 s.t. Ammoniti Lautaro, Secchi, Manzoni, Salvador (A).