foto da Quotidiani locali
La Staff del nuovo coach Zanco lotta fino in fondo ma la capolista Forlì non concede sconti. Una fiammata a inizio ultimo quarto ha fatto sperare nella rimonta vincente. Ma solo sperare.
Il nuovo head coach sceglie Ross, Cortese, Veronesi, Palermo e Morgillo per il quintetto di partenza. E il redivivo Morgillo ringrazia col primo canestro dopo un rimbalzo offensivo. La Staff inizia col piede giusto e Palermo firma l’8-5 al 4’. Il play porta anche la prima tripla dei suoi (11-9). Una mini-fuga degli Stings (15-10) è vanificata da Sanford: 15-15. Forlì mette la freccia con la tripla di Cinciarini all’8’: 15-18. L’entrata di Janelidze al posto di Morgillo fa perdere efficacia sotto canestro e, complici due errori del georgiano, la squadra ospite s’invola a chiudere la prima frazione di gioco avanti: 17-20. Forlì ha già fatto intravvedere una superiore prestanza fisica soprattutto in attacco.
La formazione di casa riparte scarica e sul 17-25 il coach Zanco è costretto a chiamare i suoi al timeout proprio mentre entrano i chiassosi ultras ospiti arrivati in ritardo. La mossa sembra portare subito effetto: tripla di Veronesi per i suoi primi punti e primo canestro di Miles che poi vede la prima bomba: 25-28 al 12’. Forlì a questo punto alza i giri facendo girare la palla in modo vertiginoso, liberando troppo frequentemente il lungo sotto le plance: 25-35 al 14’ e Zanco richiama ancora i suoi a rapporto. Niente da fare: Mantova è già in bambola, con Palermo che sbaglia un canestro facile da sotto e il contropiede da il 25-39. I valori in campo onestamente sono ben diversi: se Mantova non gioca al massimo la partita rischia già di scivolare via. Gli ospiti sono anche molto attenti in difesa, tanto che i pochi canestri della squadra di casa sono sudatissimi. Il 38-50 con il quale si va negli spogliatoi per il riposo lungo fotografa fedelmente quanto visto finora.
La nota positiva dei biancorossi di casa è Morgillo (8 punti come Veronesi e Ross), curiosamente il giocatore che domenica scorsa l’allora coach Valli aveva tenuto sempre in panchina. La Staff in effetti ha segnato molto dall’area (24 punti su 38), mancando dal perimetro (3-12 da tre punti). Quanto a Forlì, a canestro tutti eccetto Radonjic, con Benvenuti a quota 11 punti a dominare sotto il canestro.
Con Calzavara finito in panchina presto per tre falli, Palermo continua a guidare la Staff con molta buona volontà. Mantova ricuce fino al -9 ma poi Forlì si risveglia e sono dolori: 42-58 sulla tripla di Adrian al 25’. Per di più in pochi minuti lo stesso Palermo sale a quota 4 falli venendo richiamato in panchina. La partita rischia di scappare decisamente via: 44-61 sulla tripla di Radonjic ma poi la tripla di Cortese riporta a -12. La terza sirena suona sul 54-66 che sembra un epitaffio ma lo scoppiettante avvio di ultimo quarto (triple di Miles e Ross) portano clamorosamente sul 60-66. Mantova ha alzato l’aggressività difensiva e Miles dalla lunetta porta a -4. Cinciarini e Valentini con due bombe infrangono i sogni. Peccato, il miracolo si era improvvisamente presentato davanti ma gli Stings non hanno avuto la forza di crederci. Forlì, da grande squadra, ha avuto la pazienza di far passare la buriana, reagendo con due suoi big. Contro la capolista si sapeva che le cose sarebbero state terribilmente difficili, soprattutto in questo momento di crisi. Per lo meno si è lottato fino in fondo. Alla ripresa il 4 gennaio a Cividale si deve vincere.
