Come già fatto in altri settori, a cominciare dalle emergenze maltempo, la Protezione civile regionale si affida a modelli matematici – da lei stessa messi a punto – per individuare con la maggior precisione possibile, e dunque per prevenire, il rischio valanghe, tanto nelle zone urbanizzate quanto in quelle non abitate.
È l’ultimo strumento introdotto nella Centrale operativa di Palmanova, che lo ha testato sul campo nei Comuni di Sauris, Pontebba e Chiusaforte, dove tre siti-campione (comprovate aree valanghive) sono stati oggetto di analisi di simulazione sulla stabilità del manto nevoso, per la valutazione del pericolo e la perimetrazione delle fasce che possono esservi soggette. Le attività si sono concluse e l’operazione proseguirà ora col censimento di ulteriori contesti.
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Entra così nel vivo anche nel campo della neve un approccio modellistico «in uso ormai da alcuni anni, con successo – rileva il vicegovernatore Riccardo Riccardi –, in vari comparti e ora appunto esteso a quello in questione». Obiettivo, ribadisce, è mappare e circoscrivere tutte le aree potenzialmente a rischio di distacco nevoso presenti in territori estesi, calcolando, per ciascuna di esse, le dinamiche delle eventuali valanghe. Modelli digitali ad alta risoluzione, strutturati ad hoc e gestiti da un apposito team di esperti, permettono di prevedere – sulla base della morfologia dei singoli territori – lo scorrimento della neve, in modo tale da inquadrare con precisione il bacino che potrebbe essere coinvolto dall’evento. «La modellazione – spiega ancora Riccardi – consente di definire alcuni importanti parametri progettuali, tra cui velocità, altezza del deposito e pressione, utili per pianificare i necessari interventi di difesa».
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L’operazione si inserisce nel quadro del costante processo di aggiornamento delle competenze della Pc, per perseguire l’obiettivo della massima tutela del territorio e delle comunità che lo popolano: «Per quanto, inevitabilmente, non infallibili – sottolinea il vicepresidente –, i modelli tecnici predittivi sono risorse di estrema importanza nell’azione volta a contrastare gli effetti di fenomeni naturali impattanti».
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Se non si può avere la certezza assoluta, insomma, che azzerino il pericolo, gli strumenti matematici cui la Protezione civile si sta sempre più affidando consentono certamente di contenerlo in misura notevole: «Rappresentano – ribadisce Riccardi – un aiuto fondamentale, come dimostrato dai risultati, frutto delle conoscenze, competenze e capacità acquisite. Cito il recente caso dell’acqua alta a Grado: in assenza di modelli specifici non sarebbe stato possibile diramare per tempo l’allerta arancione, contenendo così i danni».
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Nella logica di un “compattamento” di competenze, ai fini della miglior efficienza ed efficacia dei servizi erogati, la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha anche assunto in carico le attività – in precedenza facenti capo all’Arpa – di previsione, prevenzione e monitoraggio del pericolo valanghe sul territorio montano regionale e la redazione e pubblicazione del Bollettino neve e valanghe e del Bollettino di criticità valanghe: il primo contiene informazioni sullo stato del manto nevoso e sul rischio di distacchi al momento dell’emissione e con una proiezione fino a 72 ore, in rapporto alle previsioni meteo. È strutturato su 3 giorni di previsione: per ognuno vengono analizzate le condizioni nivometeorologiche, la stabilità e il consolidamento del manto nevoso, dunque le probabilità di valanghe, con relative dimensioni. La sua emissione avviene nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, mentre i bollettini straordinari vengono diramati soltanto in condizioni particolari. «L’attribuzione della nuova competenza – conclude Riccardi – prevede l’attuazione di rilievi e sopralluoghi, per acquisire e gestire i dati nivologici, attività di addestramento e di formazione, in primis sulle procedure di autosoccorso in caso di evento valanghivo, e di monitoraggio di determinati siti, anche in collaborazione con il Corpo forestale e i tecnici di Promoturismo Friuli Venezia Giulia».