Lo storico Caffè Contarena è chiuso. I titolari della Spritz time speravano di poter tenere aperto ancora qualche giorno per smaltire la merce deperibile conservata nel locale, ma il tribunale, dopo aver avviato la liquidazione giudiziale, ha disposto la chiusura dell’attività e ieri, sulle porte chiuse, sono stati apposti i sigilli.
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Gestione ponte
Udine resta quindi senza il suo locale simbolo, ma il Comune è già al lavoro per riaprire prima possibile tanto che l’assessore al Patrimonio Francesca Laudicina non esclude nemmeno l’ipotesi di fare ricorso a una “gestione ponte” in attesa di bandire la nuova gara per l’affidamento del locale. Gara che farà gola a molti.
L’interesse di Peratoner
Tra gli imprenditori che potrebbero essere interessati c’è anche il pasticcere e grande maître chocolatier, Giuseppe Faggiotto, amministratore unico della Peratoner srl, società che gestisce, oltre all’omonima pasticceria a Pordenone, sede anche del laboratorio, anche il Caffè Tommaseo, l’antico caffé degli Specchi e La Bomboniera a Trieste. Tutti locali storici, esattamente come il Contarena. «Inutile nasconderlo - dice Faggiotto - il Contarena è sempre stato nel nostro cuore. In passato avevamo anche manifestato il nostro interesse, ma non c’è stata l’opportunità di concretizzare. Sicuramente chi prenderà il Contarena deve voler bene alla città, non è un locale semplice da gestire, forse servirebbe un magnate. Noi ci siamo specializzati in caffè storici e il Contarena che considero una cattedrale è sicuramente uno dei più belli, riportarlo in auge sarebbe una bella sfida, ma il momento non è dei migliori e noi siamo già impegnatissimi. Le cose da valutare poi sono molte perché parliamo di un pezzo di storia della città che deve essere rispettato e valorizzato. Spero che chiunque lo prenda riesca a vincere la sfida».
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L’assessore
«Oggi non finisce la storia dello storico Caffè Contarena, finisce solo, e in modo triste, la storia del suo gestore cioè la società Spritz time srl». A precisarlo è l’assessore Laudicina che aggiunge: «Non sono compiaciuta, ma la decisione del Tribunale di Udine di porre in liquidazione giudiziale la società conferma che la strada percorsa con tanta fatica dall’attuale amministrazione era quella “giusta”, alla fine la stessa strada l’ha percorsa anche la Procura della Repubblica la quale ha richiesto anch’essa l’apertura della liquidazione giudiziale nei confronti di questa società debitrice del Comune e non solo».
I debiti pregressi
Laudicina ricorda poi le tappe dello scontro legale con Spritz time. «La storia lo sanno tutti è iniziata tanto tempo fa, una situazione ereditata dai tempi dell’ex sindaco Honsell, purtroppo iniziata subito male: attività esercitata per due anni senza la firma del contratto d’affitto d’azienda (dal 2016 al 2018), continui mancati pagamenti… un’eredità pesante per questa giunta che ha cercato in tutti i modi di riparare all’indulgenza, chiamiamola così, degli anni precedenti che ha però reso impossibile la risoluzione anticipata del contratto».
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La battaglia legale
«Dall’autunno 2018 - continua Laudicina - i rapporti sono diventati sempre più difficili e sono continuati i mancati pagamenti: dei debiti pregressi, dei canoni per l’affitto d’azienda, dei tributi dovuti al Comune, l’amministrazione attuale ha affrontato cause di ogni tipo con diversi tribunali, alla fine un solo dato importante: un debito accumulato alla data del 2 novembre scorso di 431.974,67 euro»!
La sentenza
Il Comune, a fronte del credito maturato, aveva ordinato lo sgombero del locale e chiesto la rescissione del contratto, ma il provvedimento è stato impugnato prima al Tar, che ha condiviso l’operato del municipio e poi al Consiglio di Stato la cui sentenza, dopo l’udienza che si è svolta a Roma lo scorso 26 ottobre, è attesa a breve. Prima ancora è arrrivata la sentenza del tribunale di Udine. «La sezione civile ha decretato lo stop, non ha accettato la proposta di concordato, ha valutato il debito del Comune certo, al contrario delle pretestuose compensazioni risarcitorie della Spritz time, non certe, e ha valutato che la montagna di debiti accumulati dalla Spritz time con lo Stato, con gli enti previdenziali, e con altri fornitori erano davvero troppi».
Il futuro
«Ora - annuncia Laudicina - bisognerà lavorare per consentire al Caffè Contarena di tornare ad essere un bel luogo d’incontro nel rispetto delle regole e non in modalità da concorrenza sleale! Lo dobbiamo alla Comunità cittadina e a tutti quegli imprenditori che faticosamente ogni giorno lavorano, danno lavoro e si comportano correttamente con i loro fornitori. Ci confronteremo subito con il curatore per rientrare al più presto nella disponibilità dei locali. Per prima cosa - conclude - dobbiamo capire se c’è necessità di fare dei lavori e valutare se affidarli al nuovo gestore o eseguirli direttamente. Bandiremo una gara e nel caso in cui i tempi dovessero allungarsi non escludo di fare ricorso a una gestione ponte».