foto da Quotidiani locali
Minori stranieri costretti a vivere in una situazione di disagio, in pessime condizioni di ordine, pulizia e sicurezza. È quanto hanno messo nero su bianco, sul verbale, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Udine al termine di un’ispezione igienica effettuata, nella tarda mattinata di venerdì 18 novembre, all’interno dell’albergo Bco di Grions del Torre, una struttura che ha sede in via dell’Ancona 2, nel comune di Povoletto, gestito dalle società Bco ed Enjoy Srls, il cui amministratore unico è il friulano Fabrizio Canciani. A seguito dell’ispezione, sempre sulla base di quanto riportato sul verbale, è stata riscontrata una grave mancanza di pulizia in diverse stanze, tra cui la cucina e la sala da pranzo.
Al momento non risultano esserci indagati. Le indagini sono in corso. Intanto, in Procura, è stata depositata una segnalazione che fa riferimento a un’irregolarità in materia di estintori. Nella struttura, infatti, non risulta, in base alle verifiche del Nas, alcun sistema automatico di rilevazione fumi e incendi. Ventidue i minori stranieri non accompagnati, affidati alla cooperativa Aedis Società Cooperativa Onlus con sede principale a Pasian di Prato, ospitati all’interno dell’albergo. La Aedis chiarisce di aver pagato l’occupazione delle stanze con i soldi delle rette percepite per ogni minore dai Comuni. Circa 40 euro la quota corrisposta al giorno, per ogni ragazzo, alla società che gestisce l’albergo.
A far partire i controlli sono state alcune segnalazioni giunte da numerosi residenti al Comune. Il sindaco di Povoletto, Giuliano Castenetto, non nasconde la preoccupazione: «Sono stato informato e sono molto preoccupato. Stiamo seguendo la situazione con la massima attenzione. Abbiamo avvisato immediatamente le autorità competenti, che stanno verificando eventuali responsabilità. Come Comune siamo stati contattati da diversi residenti, che si sono rivolti all’amministrazione dopo aver notato la presenza di minori stranieri non accompagnati all’interno del comune. Ci siamo interessati e abbiamo chiamato l’incaricato che segue i minori. Due giorni dopo è arrivata una lettera tramite la quale la cooperativa Aedis ci ha confermato che all’interno della struttura alberghiera vengono ospitati ventidue ragazzi. Prima di quel momento, come amministrazione comunale, non eravamo stati informati. Siamo in contatto costante con i carabinieri del Nas, i vigili del fuoco e l’azienda sanitaria per tutti i provvedimenti del caso. Il prossimo 30 novembre, inoltre, ci sarà anche un’assemblea pubblica con i cittadini sul tema della sicurezza all’interno del nostro territorio».
Michele Lisco, presidente della cooperativa Aedis, precisa che «le condizioni non adeguate riscontrate dai carabiniere del Nas riguardano solo alcune parti comuni dell’albergo e non le stanze in cui dormono i ragazzi». Il presidente aggiunge: «Nel giro di un giorno è stato tutto sistemato. Per quanto riguarda la capienza è di ventinove posti e al momento dell’ispezione all’interno c’erano ventidue ragazzi. Dai carabinieri del Nas viene anche contestata la mancanza di alcuni adempimenti amministrativi, che sono a esclusivo carico del gestore. Tutta questa vicenda, a mio avviso, è scoppiata perché la presenza dei ragazzi infastidisce chi abita nella zona. Ci sono state accuse di furti ma non esistono denunce. Tutto infondato». L’amministratore della struttura, Fabrizio Canciani, ammette di avere avuto alcune difficoltà. «Avevo un parente con il Covid – spiega – e nell’ultimo periodo, è vero, non sono riuscito a stare dietro all’albergo come facevo abitualmente. Le condizioni della struttura, ad ogni modo, non erano certo disastrose. Sono davvero molto dispiaciuto per l’accaduto»
