TRIESTE Cade nella trappola del Savona la Pallanuoto Trieste che rimanda nuovamente l’appuntamento con la prima vittoria casalinga, confermando la propria bestia nera.
A distanza di qualche mese dal doppio confronto che proprio contro i liguri ha inabissato le speranze degli alabardati di un posto in Champions League, Trieste cede il passo alla squadra di Angelini, brava a far valere l’esperienza nelle fasi più critiche del gioco regalando qualità, ritmo, freddezza, con la mano sulla valvola del nervosismo: centellinato ad hoc per portare a casa un pesantissimo 10-12.
«Partita brutta giocata al 50% delle nostre potenzialità – ammette Bettini a caldo – non abbiamo fatto quello che avevamo preparato, ci siamo innervositi sprecando tantissime occasioni risultando passivi».
Agli alabardati non basta un Ray Petronio travestito da Inaba, la cui assenza ha pesato tantissimo sugli equilibri di un gioco che tuttavia è rimasto in bilico fino all’ultima amarissima sirena (2-2, 3-5, 2-2, 3-3 i parziali). Il primo break è di Campopiano, subito neutralizzato dal duo Petronio-Podgornik prima del 2-2 di Djurdjic.
L’avvio del secondo periodo è una doccia fredda per i triestini che incassano tre reti nel giro di tre minuti: Rocchi, Rizzo e Djurdjic fanno 2-5 e costringono gli alabardati ad inseguire ancora con Petronio che interrompe il buon momento ospite con una sassata che carambola in porta dopo aver colpito Nicosia. Campopiano rimette Savona a +3 innescando un’altra reazione, nuovamente con tiro dalla distanza di Petronio e un no-look di Mladossich che sblocca il tabellino. A 20 secondi dal cambio campo Djurdjic trova un po’ di spazio per allungare ancora, inaugurando anche il terzo periodo con il 5-8 in pallonetto. Per Trieste è tutto da rifare (5-8). Tocca a Bini, che sfrutta il rimbalzo chiudendo un’azione iniziata dall’asse Oliva-Mladossich. Bruni cancella il -2 ripristinato dal solito Petronio con l’ennesimo tiro da casa sua in superiorità numerica.
È una partita sfiancante, infiammata anche dalla tensione, palpabile, ad esclusivo vantaggio del gioco biancorosso: Rizzo ripristina prepotentemente il +3 prima del diagonale di Mladossich che nasconde il pallone, riemerso solo alle spalle di Nicosia. A 3’ dalla fine Bego riaccende le speranze dei padroni di casa ma un rigore di Djurdjic soffia sulla fiammella di speranza alabardata. Rocchi fa il resto, anche se il sipario spetta a Petronio con l’ultimo tiro della partita. Una manita che sa tanto di schiaffo sulla partita della Samer & Co. Shipping: la festa alla “Bianchi” la fa Savona con Trieste che tornerà in acqua sabato prossimo ad Anzio.
PALLANUOTO TRIESTE: 10 RN SAVONA: 12 (2-2, 3-5, 2-2, 3-3) PALLANUOTO TRIESTE: P. Oliva, D. Podgornik 1, R. Petronio 5, I. Buljubasic, Vrlic, G. Valentino, I. Bego 1, M. Mezzarobba, A. Razzi, R. Liprandi, G. Bini 1, A. Mladossich 2, F. Ghiara. All. Bettini RN SAVONA: G. Nicosia, N. Rocchi 2, A. Patchaliev, P. Giovanetti, A. Urbinati, V. Rizzo 2, A. Caldieri, L. Bruni 1, E. Campopiano 2, M. Guidi, B. Djurdjic 5, G. Lanzoni, N. Da Rold. All. Angelini Arbitri: Severo e Calabrò Note. Usciti per limite di falli Mezzarobba (T), Guidi (S) e Lanzoni (S) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Pallanuoto Trieste 5/13 e R.N Savona 4/10 + un rigore. Spettatori 500 circa.
