PORDENONE. Un po’ piccolo chimico, un po’ Breaking Bad. Ma, secondo la polizia, decisamente fuorilegge. Tanto che quel pacco arrivato dall’Olanda è costato loro l’arresto, anche se solo per qualche ora.
Due giovani di 23 e 24 anni sono finiti nei guai dopo aver acquistato dai Paesi Bassi un flacone da 500 millilitri di Gbl, Gamma Buttirrolattone, meglio nota come droga dello stupro. Una quantità con la quale si potevano ricavare oltre 900 dosi. Ma, stando ai primi riscontri, non erano intenzionati a usarla su altre persone: l’obiettivo sarebbe stato provarla su se stessi.
I due giovani, un operaio e uno studente universitario residenti in provincia di Pordenone, avevano fatto un acquisto in condivisione coinvolgendo anche una persona di Trieste. Non sapevano che l’attenzione della polizia sull’invio di sostanze stupefacenti via posta è particolarmente alta: è un metodo, infatti, sempre più diffuso tra i giovani che le forze dell’ordine puntano a contrastare e prevenire.
Il pacco contenente Gbl è stato intercettato alcune settimane fa mentre era diretto a un noto centro di spedizioni. Era indirizzato ai due giovani. La Squadra mobile, coordinata dal vicequestore aggiunto Andrea Rosato, li ha pedinati e fermati poco dopo il ritiro. È quindi scattato l’arresto: il pubblico ministero di turno ha disposto nei loro confronti i domiciliari.
I due, difesi dagli avvocati Luciano Rizzo e Antonella Salvador, hanno affrontato il successivo interrogatorio di garanzia, al termine del quale il giudice per le indagini preliminari ha revocato la misura, rimettendoli in libertà.
Le analisi svolte dai laboratori della polizia scientifica confermavano che da quel flacone era possibile ricavare oltre 900 dosi.
Le indagini proseguono. Contestualmente è stata eseguita una perquisizione domiciliare nel corso della quale è stata trovata altra sostanza stupefacente: marijuana, funghi allucinogeni, modica quantità di ketamina e altre droghe sintetiche.
Un giro d’affari, quello delle droghe sintetiche, che sta prendendo sempre più piede: le nuove sostanze psicoattive, acquistate dall’estero sul web o sul darkweb, sono considerate a elevata pericolosità per la salute a causa degli effetti droganti analoghi o maggiori rispetto alle droghe tradizionali. Pagate in bitcoin, spedite dall’estero, vengono recapitate a casa da corrieri ignari del contenuto dei pacchi.