Muore sul colpo un 40enne di Goito. La tragedia nel piazzale esterno della Nuova Tesi System di Castelbelforte. Padre di una bambina di 5anni, attendeva l’arrivo della moglie dal Marocco
Incidente mortale sul lavoro oggi pomeriggio alla Nuova Tesi System di Castelbelforte in via Parolara 57.
Un lavoratore di 40 anni ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato sotto le ruote di un rimorchio trainato da una ruspa. L a vittima è Tarik Bouchouka, di origine marocchina, residente a Goito in strada Goitese 429, dipendente di una ditta esterna piemontese.
La tragedia è avvenuta poco prima delle 16 nel piazzale esterno dell’azienda specializzata nella produzione e costruzione di strutture prefabbricate in calcestruzzo armato precompresso.
La dinamica dell’incidente mortale è attualmente al vaglio dei tecnici del servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro che tempestivamente si sono recati sul posto insieme ai carabinieri di San Giorgio Bigarello e Roverbella.
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Stando a una prima ricostruzione il 40enne stava salendo o scendendo da un sollevatore modello Manitou cabinato con le due forche nella parte anteriore e attaccato ad un carrello. Ad un tratto forse è scivolato e si è sbilanciato cadendo all’indietro.
In quel momento il suo mezzo è stato incrociato da un rimorchio molto grande utilizzato per il trasporto dei prefabbricati, trainato da una ruspa con la benna e condotto da un altro lavoratore esterno. Stando a quanto raccontato dal conducente i due si sono visti e probabilmente anche parlati per scambiarsi informazioni su dove procedere per scaricare del materiale. L’operaio nella caduta è rimasto schiacciato dalle ruote posteriori del rimorchio. Immediato l’allarme lanciato alla centrale operativa del 118 che ha inviato a Castelbelforte l’automedica con il rianimatore a bordo, un’ambulanza infermierizzata e una seconda ambulanza di Soccorso Azzurro.
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Vista situazione è stato chiesto anche l’intervento dell’elisoccorso di Verona. In attesa dell’arrivo dell’elicottero i sanitari hanno tentato di praticare le manovre rianimatorie ma per il 40enne ormai non c’era più nulla fare. Le ruote del pesante mezzo non gli hanno dato scampo.
La salma è stata trasferita alle camere mortuarie dell’obitorio del Carlo Poma dove sarà eseguita l’autopsia per capire se la caduta del lavoratore dal sollevatore sia stata causata da un malore oppure se è scivolato. Il lavoratore deceduto è padre di una bimba di 5 anni e proprio in questi giorni stava facendo i documenti per ricongiungersi alla moglie che vive in Marocco. «Era felicissimo – racconta un amico – proprio oggi sarebbe dovuto andare dall’avvocato per completare la pratica». I mezzi coinvolti nell’incidente mortale sono stati posti sotto sequestro, così come anche il piazzale dove è avvenuta la tragedia.