foto da Quotidiani locali
MONFALCONE. Il Museo della scienza e della tecnica di Milano il sommergibile Enrico Toti (primo a essere costruito dopo la fine della Seconda guerra mondiale) da anni l’attenzione di migliaia di visitatori.
Novecentosessantasei chilometri più a Sud, all’Arsenale della Marina militare di Taranto, il Monumento dei sommergibilisti è costituito dalla torretta del Cagni.
Queste due unità hanno un elemento comune: sono state costruite a Monfalcone, nel cantiere ai tempi del Crda. Ed è proprio all’epopea dei sommergibili monfalconesi che l’Associazione Marinai di Monfalcone con la Marina militare, il Comune, il Museo della cantieristica e la Bcc Staranzano Villesse dedica mercoledì 28 settembre un doppio appuntamento. Alle 18 nell’atrio del municipio verrà inaugurata la mostra fotografica “Squali nell’Atlantico” dedicata appunto alla produzione dei sommergibili nel cantiere di Monfalcone dal 1926 al 1942. Alle 18.45, al Palazzetto Veneto, la presentazione del catalogo curato dall’associazione Marinai di Monfalcone del presidente Enrico Cernigoi. All’inaugurazione della mostra interverranno il sindaco Anna Maria Cisint, il Contrammiraglio Vito Lacerenza, responsabile del 5° Reparto Sommergibili dello Stato Maggiore della Marina; Enrico Cernigoi; Giambattista Melissari; componente sommergibilista Anmi; Giorgio Seppi delegato nazionale Anmi. Alla presentazione del catalogo, coordinata da Roberto Covaz, intervento dell’Ammiraglio Vezio Vascotto. La storia dei sommergibili italiani rappresenta nel suo complesso uno spaccato dei sogni, ambizioni e successi di una giovane nazione con la volontà di diventare una potenza marittima. Il sommergibile, su cui all’inizio del primo conflitto mondiale molti nutrivano dubbi e perplessità, rivelò appieno il proprio potenziale offensivo soprattutto al di fuori delle anguste acque dell’Adriatico che erano state il nostro principale teatro operativo.
Un’indicazione ben precisa che venne colta dalle migliori menti della Regia Marina e diede vita ad una irripetibile serie di progetti di mezzi subacquei sempre più raffinati per soluzioni tecniche e capacità operative. “Squali nell’Atlantico” intende riportare in vita l’epopea di una numerosa flotta di ben 19 unità che, partite dalla culla tecnologica dei cantieri di Monfalcone solcò i mari di tutto il mondo distinguendosi soprattutto in Atlantico al servizio di Betasom.