foto da Quotidiani locali
TRIESTE Nella scorsa stagione – sembra passato un secolo per quanto è successo da allora, ma stiamo parlando di appena un anno fa – la prima vittoria della Triestina arrivò alla quinta giornata.
Quest’anno è cambiato tutto. La proprietà, la dirigenza, lo staff tecnico, i giocatori. Eppure, a distanza di dodici mesi, l’Unione si ritrova aggrappata alla cabala per poter emulare almeno in questo dato la squadra dello scorso anno. Perché è inevitabile sottolineare che dopo quattro turni con una sconfitta e tre pareggi, la vittoria in casa alabardata manca enormemente: lo si percepisce anche dalle dichiarazioni di allenatore e giocatori, e dalla voglia della società di trovare riscontro sul campo a tutto il lavoro che sta facendo.
Anche perché l’impressione è che ci sia un urgente bisogno di un successo anche per sbloccarsi mentalmente e giocare in maniera più serena.
Riuscirà dunque oggi l’Unione a rompere finalmente questo incantesimo e a scrollarsi di dosso questo macigno, dando la gioia dei tre punti ai propri tifosi?
L’appuntamento, va detto, non è proprio dei più semplici: la trasferta di Trento (calcio di inizio alle 14.30, arbitra Centi di Terni) nasconde molte insidie perché la Triestina va a far visita a un’avversaria che ha i suoi stessi punti e che proprio per questo ha attorno un ambiente già caldo, che si aspettava molto di più in questo avvio. Però, a fronte delle tre sconfitte, va ricordato che l’unica vittoria del Trento è arrivata con un roboante 4-1 proprio su quella Pro Vercelli con cui gli alabardati la scorsa settimana hanno pareggiato. Ai padroni di casa mancherà anche il centrocampista Damian, squalificato, ma soprattutto in attacco c’è gente capace sempre della giocata decisiva, come il bomber Bocalon o la vecchia conoscenza alabardata Pasquato.
Insomma, partita non certo facile, anzi, ma la qualità della Triestina è decisamente superiore ed è ora di farla valere. Bonatti dovrà fare ancora a meno di Lombardi, alle prese con il problema muscolare che l’ha messo ko a Novara, e del portiere Mastrantonio, impegnato con la nazionale Under 19. Ricompare però fra i convocati Sarzi Puttini, che aveva saltato il match con la Pro Vercelli e rappresenta un’importante alternativa difensiva. Detto questo, come favoriti per difendere sulle fasce restano i terzini Ciofani e Ghislandi, mentre davanti a Pisseri la coppia di difensori centrali dovrebbe essere ancora formata da Sabbione e Di Gennaro. A centrocampo nel mezzo ci sono due posti per tre contendenti (Gori, Pezzella e Crimi), mentre sulle corsie dovrebbero esserci Furlan e Paganini, a meno che non si intenda dare fiducia dal primo minuto a Felici.
In avanti probabile conferma per il duo Ganz-Minesso, con la speranza che i due si sblocchino dopo un inizio un po’ problematico e sottotono.
Dopo una settimana di lavoro senza partite ravvicinate, ci si attende una crescita anche sul piano dei meccanismi e dell’amalgama. Ma è soprattutto sul piano della continuità nei novanta minuti che Bonatti si aspetta dei progressi importanti. Del resto, se si va troppo a corrente alternata durante un match o non si riescono a gestire bene i vari momenti della gara, è davvero difficile uscire vincitori da certi campi di serie C.