foto da Quotidiani locali
La scure dei rincari si abbatte anche sui lavori pubblici che vedono cambiare al rialzo tutte le stime dei costi.
Non fa eccezione l’impianto di risalita per il colle del castello che era stato inserito nel documento unico di programmazione con una spesa prevista di 2,8 milioni di euro ma che adesso, secondo una stima degli uffici basata sul nuovo prezziario regionale per gli enti pubblici, il conto finale salirà fino a 3 milioni e 360 mila euro con un aumento del 20%.
All’appello mancano quindi 560 mila euro, ma il sindaco Pietro Fontanini non intende rinunciare all’opera, ritenuta strategica per la valorizzazione del castello.
E proprio lunedì 19, riferisce il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Loris Michelini, si è riunita la commissione di gara (presieduta dal dirigente del Comune Renato Pesamosca e composta anche dagli ingegneri Barbara Donada e Sergio Contardo) per la progettazione definitiva da 334 mila euro.
«Entro poche settimane contiamo di affidare l’incarico di progettazione - spiega Michelini -, poi la ditta avrà un mese di tempo per completare gli elaborati che dovranno ricevere il via libera della Soprintendenza».
Prima ancora di procedere con la progettazione è stata effettuata, su richiesta delle Belle arti, la perizia di un geologo e un’indagine archeologica che, oltre a ridurre il rischio di incorrere in imprevisti durante gli scavi, ha consentito anche di riportare alla luce i resti di un edificio rinascimentale e una piccola abitazione di epoca precedente oltre a due sepolture che dovrebbero risalire alla Tarda antichità o all’alto Medioevo, ma la scoperta più importante è stata senz’altro la conferma che il colle è stato realizzato dall’uomo.
«Adesso sappiamo con certezza che il colle è uno dei più alti manufatti presenti in Europa e questo conferma l’importanza storica del castello che è il simbolo del Friuli e deve essere facilmente accessibile a tutti», sottolinea il primo cittadino.
Il Comune è pronto ad attingere all’avanzo per reperire i 560 mila euro ma, precisa Michelini «contiamo anche sul ribasso d’asta per contenere la spesa».
Una volta ottenuto il via libera delle Belle arti al progetto definitivo, che prevede di scavare un nuovo corridoio all’interno del rifugio antiaereo (che diventerà l’accesso) in modo da far spuntare l’ascensore a pochi passi dal pozzo che si trova accanto alla Casa della Contadinanza, sarà bandita la gara per l’affidamento dei lavori.
«La nostra speranza - conclude Michelini è quella di avviare il cantiere nei primi mesi del prossimo anno». Impossibile quindi completare l’opera prima della fine dell’attuale mandato amministrativo ma il sindaco Fontanini almeno un ascensore, anzi un doppio ascensore, dovrebbe riuscire ad inaugurarlo perché entro l’anno terminerà il restauro della Joppi e dall’androne della biblioteca si salirà in due tappe fino al colle.
