Primi 10’ chiusi avanti poi la corazzata friulana si scatena: 36-51 a metà gara. Gli ospiti dilagano ma gli Stings non cedono e sfiorano la rimonta pur se in otto
CURTATONE. Staff, tanto di cappello. Nella prima giornata di Supercoppa (finali 23-24 settembre a Forlì) di fronte alla corazzata Udine Mantova sfiora la rimonta storica alla TeaArena del Boschetto pur giocando in 8 per l’indisponibilità di Palermo e Guerrieri.
Il primo canestro della stagione degli Stings è di Ross: un tap-in su errore da sotto di Thiounè. Parte meglio Mantova (5-2) poi Udine recupera (5-9). Calzavara soffre la pressione bianconera e sul 7-14 al 5’ coach Valli chiama giustamente timeout. Due triple di Miles e Cortese riportano sotto gli Stings 15-17 al 7’. Ross in sospensione poco dopo pareggia. Ancora una tripla di un ispirato Ross per un altro controsorpasso sul 20-19. L’ala americana di Mantova è il grande protagonista della prima frazione che si conclude con i padroni di casa avanti 24-23. Buona partenza di Cortese e compagni poi al primo ruggito della corazzata friulana la Staff reagisce di squadra e, trascinata appunto da Ross (12 punti), ma anche dal connazionale Miles (7), ribatte colpo su colpo.
Una tripla di Man all’avvio di secondo quarto rimette subito davanti gli ospiti che, disponendo di una panchina lunga, cominciano man mano a farla pesare. E a far pesare pure una difesa molto fisica. A metà frazione Thiounè incappa nel terzo fallo ed è costretto a uscire. Un tiro in sospensione di Janelidze riporta a meno 3 i biancorossi ma un doppio contropiede della squadra ospite taglia le gambe: 29-39 al 16’. Mantova continua a sbagliare misura e l’Apu dilaga: Gaspardo addirittura schiaccia dopo essersi bevuto la difesa biancorossa. A 3’ dal riposo lungo massimo vantaggio udinese sul 29-43. Una bomba di Criconia e due liberi di Miles riportano a -9 e Cortese fallisce di poco la tripla del -6. Udine riprende a macinare gioco e punti mentre una decisione arbitrale contestata di Valli porta pure a un tecnico. Sul filo della sirena la tripla di Cortese sigilla la prima metà di gara sul 36-51. Come da copione, la corazzata ospite, dopo una fase di studio, inizia a bombardare il giovane vascello biancorosso che dapprima tiene quindi imbarca acqua. Ma niente di straordinario, viste le premesse. E pure con due giocatori in meno.
Si riprende e Udine comincia subito ribadendo un’aggressività al di sopra del normale. In difesa le maglia nere non fanno passare niente o quasi, con la guardia ai due americani di casa che si fa asfissiante. In attacco poi i ragazzi di Boniciolli sbagliano pochissimo: a metà tempo si spiega quindi benissimo il 40-62 che recita il tabellone. Si rivede il giovane Thiounè che lotta sotto i tabelloni ma spesso senza precisione: siamo all’inizio del suo percorso di crescita e, contro un brutto cliente come Udine, non si può certo chiedergli molto di più. Sul finire di tempo l’orgoglio biancorosso ricuce un po’ e si va all’ultimo riposo sul 54-66.
Ultimo quarto ancora a tutto gas: gli allenatori spremono le rispettive rose, chiedendo soprattutto grande intensità difensiva. E lo spettacolo ne beneficia. Mantova lotta e non si arrende: la tripla di Cortese fa -7 a 4’ dalla fine. Gli animi si accendono e Valli è addirittura espulso. Gli Stings si caricano ancor di più e le triple di Cortese e Calzavara portano a un insperato -5 a 1’30’’ dalla fine. Si arriva fino al -3 coi liberi di Ross poi la tripla dello stesso americano finisce sul ferro e il sogno svanisce. Ma è un grande debutto.