«Dimenticai mia figlia al Cremlino». L'ex Firs Lady Hillary Clinton, ha rivelato che lei e il marito Bill Clinton hanno accidentalmente lasciato la figlia al Cremlino, nel corso di una visita di Stato in Russia anni fa. Aneddotto subito smentito a Mosca, dove è stato definito «una sciocchezza».
L'ex segretario di Stato Usa è stata ospite ieri sera al Tonight Show di Jimmy Fallon, insieme a sua figlia Chelsea Clinton, 42 anni. Durante l'intervista, la coppia ha preso parte alla sfida Mother Daughter Challenge, dove hanno dovuto rispondere a una serie di domande poste da Fallon. A un certo punto, a Hillary è stato chiesto del «ricordo più pazzo di una vacanza in famiglia». Dopo essersi presa un secondo per pensare, ha raccontato quando lei e Bill lasciarono Chelsea al Cremlino, in una visita ufficiale durante il mandato presidenziale del marito (1993-2001). «Spero Chelsea non lo ricordi perché è stato piuttosto traumatico», ha detto ridendo l'ex segretario di Stato.
«L'abbiamo portata in Russia quando siamo andati in visita di Stato – ha raccontato Hilary Clinton –, ci sono stati i saluti di commiato formali, quindi io e Bill siamo stati introdotti nella grande limousine presidenziale per dirigerci all'aeroporto, senza sapere che l'avevamo lasciata indietro». Poi ha aggiunto sarcastica: «Voglio dire, puoi immaginare di lasciare il tuo unico figlio al Cremlino? Soprattutto con tutto quello che è successo?». Fallon ha poi chiesto anche a Chelsea quale fosse il suo ricordo più folle di una vacanza in famiglia e anche lei ha ricordato l'episodio del Cremlino.
L'aneddoto però è stato smentito da Vladimir Shevchenko, ex capo del protocollo del primo presidente della Russia, Boris Eltsin, in carica durante la visita dei Clinton. All'agenzia ufficiale Ria Novosti ha definito «una sciocchezza» quanto raccontato dalla ex First Lady. «Non ricordo un caso del genere», ha detto, «Clinton dice una sorta di sciocchezza – ha concluso Shevchenko -, quando dice che 20 anni fa sua figlia si era persa al Cremlino. Un fatto del genere non l'abbiamo registrato».
