Il sindaco vuole creare una comunità energetica collegata a tre impianti fotovoltaici in paese: «Una volta avviati, il gestore darà soldi alle famiglie per l’energia consumata. Il progetto sarà presentato mercoledì alle 18.30
TORRE BERETTI. Torre Beretti sfrutta il decreto Milleproroghe del 2019 per diventare una “comunità energetica rinnovabile” e ridurre, o in certi casi azzerare, il costo dell’energia elettrica delle famiglie. I passaggi burocratici, sia nazionali sia comunali, sono numerosi, ma il sindaco Marco Broveglio sa già da dove partire.
«La base – spiega – è rappresentata dal pannello fotovoltaico collocato al centro sportivo, che ha una potenza di 20 chilowatt, ma abbiamo in progetto di posizionarne altri due sui tetti del palazzo comunale, della potenza di 15 chilowatt ciascuno».
L’iniziativa sarà illustrata alla popolazione, che nel complesso conta circa 500 abitanti, mercoledì alle 18.30 nell’ex palazzo scolastico dagli amministratori comunali. Come primo passaggio, il decreto prevede che si costituisca un’associazione tra cittadini, attività commerciali, piccole e medie imprese intenzionati a sfruttare uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di energia a chilometro zero.
«In Italia – prosegue Broveglio – era in effetti già possibile, per i singoli cittadini o per gruppi di aziende, unirsi per finanziare l’installazione di un impianto condiviso e alimentato da fonti rinnovabili, ma non era previsto che questo impianto potesse fornire energia a più utenze. Una volta messo in esercizio l’impianto, la comunità potrà richiedere al Gestore dei servizi energetici gli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa. Gli incentivi non sono riconosciuti a tutta l’energia prodotta, ma solo a quella condivisa all’interno della comunità, cioè a quella consumata dai membri nella stessa fascia oraria di produzione».
Ogni cittadino continuerà a pagare per intero la bolletta al proprio fornitore di energia elettrica, ma riceverà periodicamente dalla “comunità energetica” un importo per la condivisione dei benefici: questo compenso, non essendo tassato, equivale di fatto a una riduzione della bolletta. Il modo di ripartire i ricavi dell’energia prodotta attiene alle regole di funzionamento della “comunità energetica”. A Torre Beretti sono al primo passo. —
Da undici anni la centrale fotovoltaica di strada Malandrana è sinonimo di un contributo straordinario deciso dalla giunta di piazza Bartellini. Per esempio, per il 2021 il bonus Energia ha garantito 150 euro a ogni residente a Ferrera Erbognone. «Anche per l’anno scorso – dice il sindaco Giovanni Fassina – abbiamo ridistribuito alla cittadinanza quanto incassato come contributo del Gestore del servizio elettrico: voglio ricordare ancora una volta che il rimborso non è imposto da alcuna norma nazionale né regionale e quindi rappresenta una scelta adottata dalla giunta a favore dei cittadini di Ferrera Erbognone». Il contributo previsto per ogni residente varia in relazione all’effettiva produzione di energia elettrica: negli ultimi anni, per esempio, era pari a 120 euro. Solitamente le domande vanno presentate in municipio entro il 15 febbraio di ogni anno: il contributo è concesso entro la fine della primavera.