È da sette anni, precisamente da Revenant, che aspettavamo un nuovo film di Alejandro Gonzalez Iñárritu. Finalmente il 2022 segna il suo ritorno dietro la macchina da presa e alla Mostra di Venezia dopo Birdman. Bardo, la cronaca falsa di alcune verità è uno dei titoli favoriti in concorso e il film più personale e visionario del regista messicano. «Ha investito tutto sé stesso: le sue ossessioni, i suoi sogni e i suoi incubi», ha dichiarato Alberto Barbera. 

A distanza di 22 anni da Amores Perros, Iñárritu mette piede nella città natale di Ciudad de Mexico, per raccontare la storia del giornalista e documentarista Silverio (Daniel Giménez Cacho) ritornato in Messico per affrontare i fantasmi del passato e soprattutto il rapporto con il suo paese, con sé stesso e con la sua integrità di artista. La sua terra gli appare come se la ricordava? 

Daniel Giménez Cacho e Alejandro Gonzalez Iñárritu. (Netflix)
Daniel Giménez Cacho e Alejandro Gonzalez Iñárritu. (Netflix)

Un tumulto di ricordi si annodano nella mente, altro non sono che la materia narrativa del film. Si intrecciano tra passato e presente, ironia e dramma, allegria e dolore, sogno e realtà dove il Messico sta per morire ed essere comprato da Amazon. Potere della fantasia. Bardo (Limbo) è il viaggio immaginario ed emotivo di Silverio e di Iñárritu.

«Questo film è uno stato mentale, un sogno», lo definisce il regista premio Oscar, «come diceva Bunuel: “Il cinema è un sogno diretto da qualcun altro”. A differenza dei miei titoli precedenti non è stato fatto con la testa, ma con il cuore. Tutto è partito tutto da lì. Bardo è un luogo tra immaginazione e realtà». 

Netflix
Netflix

È il luogo dove si sbiadiscono i ricordi e vendono reinterpretati da Alejandro e noi li osserviamo attraverso gli occhi di Daniel. «Quando sono tornato in Messico le storie che mi erano state raccontate hanno ritrovano una nuova forma nella mia mente», racconta il regista. Il viaggio è anche dentro le viscere di un paese, che diventa una sorta di specchio dentro cui il regista e il protagonista trovano sé stessi, e che si confronta continuamente con la cultura degli Stati Uniti:  “la società pastorizzata”, viene definita nel film, in cui sono i ricchi a dettare le regole. Bardo, la cronaca falsa di alcune verità uscirà in sala e sarà disponibile su Netflix dal 16 dicembre. Che faccia capolino anche alla Notte degli Oscar 2023? Molto probabile. 

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