TARVISIO. «Un territorio montano come questo si tutela facendo gli interventi giusti, non voltandosi dall’altra parte per evitare di toccarlo. Servono equilibrio e buon senso».
Le parole sono quelle del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che prova così a chiudere la polemica nata attorno alla tappa del Giro d’Italia sul Lussari, che potrebbe diventare realtà nel 2023.
I rappresentanti regionali di Fiab Fvg - coordinamento regionale, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness e il Wwf - hanno però lanciato una petizione online, per «il pesante e trasformativo impatto di infrastrutture che questo evento comporterà», sostengono a causa dei lavori di messa in sicurezza della strada sterrata che porta al monte.
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Le parole di Fedriga, pronunciate pubblicamente anche durante l’inaugurazione dell’edizione 2022 dell’Alpenfest, assumono quindi un significato particolare proprio perché dette nel capoluogo della Valcanale, dove da settimane tiene banco la polemica per la possibilità di far arrivare una cronoscalata del Giro 2023 sulla cima del monte Lussari, dove sono in corso lavori di messa in sicurezza della strada che sale dalla Val Saisera.
«Abbiamo la fortuna di essere riusciti a tutelare, negli anni, questo territorio – ancora il pensiero di Fedriga –. Purtroppo non è stato lo stesso in alcune aree di montagna lontane dalla nostra regione, diventate meta di un turismo di massa, con la conseguenza di aver perso l’anima montana. Non possiamo permettere accada anche qui. Si deve dimostrare intelligenza nell’affermare che il territorio si tutela con interventi mirati, con equilibrio e buon senso. La montagna va valorizzata e non stravolta in quella che è la sua essenza, ed è questa la sfida che siamo chiamati a perseguire tutti, le istituzioni ma anche la comunità locale».
Un passaggio che, come confermato dallo stesso presidente della Regione, era riferito all’intervento sul monte Lussari, finalizzato a valorizzare e non a snaturare. «Come Regione abbiamo investito diversi milioni per questo territorio – ancora Fedriga – ma non l’abbiamo fatto per dare una risposta ai tarvisiani, ma perché crediamo possa beneficiarne tutto il territorio regionale». Dicendo questo, Fedriga ha reso noto che «i numeri del turismo in Fvg stanno tornando quelli del periodo pre pandemia, con la regione che sta avendo la performance migliore di crescita, in Italia, tra il 2020 e il 2022».
