i golfisti del DP World Tour archiviano una nuova settimana di grande golf. Terminato infatti da pochi attimi lo Scottish Open (montepremi 8 milioni di dollari), evento organizzato in collaborazione con il PGA Tour che annoverava un field di prim’ordine. Nata nel 1972, la competizione britannica si è rivelata degno antipasto in vista dell’imminente Open Championship.
Nonostante un avvio di quarto round tentennante, Xander Schauffele resiste al comando della leaderboard e si aggiudica la kermesse scozzese. L’americano chiude il torneo con lo score complessivo di -7 (273 colpi), congedandosi dal percorso par 70 del Renaissance Club di North Berwick (Scozia, Gran Bretagna) con un ultimo giro alla pari con il par. Schauffele conserva soltanto una lunghezza pe sul connazionale Kurt Kitayama, e due sul sudcoreano Joohyung Kim, che completa il podio. Quarta piazza con -4 per l’inglese Tommy Fleetwood e per lo statunitense Patrick Cantlay.
Sesta posizione con -3 per il gallese Jamie Donaldson, per l’inglese Matt Fitzpatrick, e per gli americani Brandon Wu e Cameron Tringale. Chiudono infine la top ten con il punteggio di -2 il sudafricano Dean Burmester, l’australiano Cameron Smith, il belga Thomas Detry, il danese Rasmus Hojgaard, e gli statunitensi Jordan Spieth ed Alex Smalley.
Fine settimana da dimenticare per i golfisti italiani, con il solo Guido Migliozzi in grado di superare il cut del venerdì. Il vicentino chiude con +13 al 72° posto, l’ultimo per coloro che hanno completato i quattro round. Per Schauffele, ventottenne di San Diego, il successo colto in Scozia è il decimo nella carriera da professionista. Il californiano porta a casa il terzo successo stagionale dopo lo Zurich Classic of New Orleans, ed il recente Travelers Championship.
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