L’uscente avanti sullo sfidante Žiža dopo lo spoglio parziale Bassa l’affluenza nei centri maggiori come Fiume e Pola
CAPODISTRIA. Italiani di Slovenia e Croazia ieri al voto per l’Unione italiana, l’organizzazione unitaria della comunità d’olterconfine. Alle 22 la Commissione elettorale centrale ha fornito i primi dati parziali del voto che, a seguito dello scrutinio di 35 seggi su complessivamente 51, davano in vantaggio Maurizio Tremul con il 57%, mentre il suo controcandidato Felice Žiža aveva incassato il 43% dei voti conteggiati. La partita è ovviamente ancora aperta. I dati definitivi delle elezioni saranno resi noti oggi.
Nella tarda serata di ieri non era stato ancora fornito alcun dato riguardante l’affluenza che secondo quanto riportato dal quotidiano fiumano “La Voce del Popolo” sul sito web è stata abbastanza altalenante. In alcuni seggi, allestiti presso le 51 comunità degli italiani situate in Istria, Dalmazia, nella regione liburnica, in Slavonia e a Zagabria, è stata persino minore rispetto all’affluenza della tornata precedente di quattro anni fa che si è fermata ai tragici 15 punti percentuali. Flop a Fiume dove hanno votato soltanto il 5, 36% degli aventi diritto, persino minore a Pola, dove si sono recati alle urne il 4, 75% degli elettori. In alcuni seggi minori, come quello di Laurana, Villanova e Isola – Comunità “Dante Alighieri” i connazionali che si sono espressi sono stati altre il 40%.
Dati che sono ancora difficilmente interpretabili, ma che tirando le somme fanno presagire a un generale disinteresse per le istituzioni minoritarie. Tuttavia, ad invogliare almeno parte dei circa 30 mila aventi diritto al voto a mostrare un po’di senso civico, nonostante le temperature elevate, è stata probabilmente la contesa altrettanto calda tra i due candidati in lizza alla presidenza e il fatto che gli elettori hanno effettivamente avuto la possibilità di scegliere chi vorrebbero alla guida dell’Unione Italiana, quando nel 2018 i giochi erano praticamente già fatti. Per la più alta carica dell’organizzazione è tornata così la sfida – già vista alle elezioni parlamentari del 24 aprile scorso – tra Maurizio Tremul, presidente uscente e storica figura all’interno della comunità nazionale italiana, e il deputato italiano al Parlamento sloveno Felice Žiža, riconfermato appunto in aprile con la vittoria su Tremul.
Alcuni seggi del capodistriano, da dove giungono entrambi i contendenti, sono stati presi d’assalto in particolare all’apertura e poco prima della chiusura, tant’è che a momenti i votanti hanno dovuto aspettare pure in coda. Sia Tremul sia Žiža, interpellati da TV Capodistria quando si sono recati a votare ieri mattina presso i rispettivi sodalizi di cui sono soci, si sono detti relativamente contenti dell’interesse dimostrato dai connazionali per queste elezioni. «Oggi è una giornata elettorale, ma anche una di festa, perché quando si esprime liberamente il voto democratico è una giornata di festa per tutti», ha commentato Tremul. Žiža, invece, ha fatto intendere che l’affluenza sarebbe stata probabilmente maggiore se la votazione non si fosse svolta in periodo estivo: «Purtroppo ho avuto modo di capire e vedere che tanta gente non si è potuta esprimere perché già in vacanza e ciò mi dispiace», ha dichiarato.
Oggi sarà, dunque, noto se a prendere le redini dell’organizzazione principe degli italiani in Slovenia e Croazia sarà Felice Žiža, una faccia relativamente nuova all’interno del panorama politico minoritario, o Maurizio Tremul, attivo da un trentennio nell’Unione Italiana.