Tra i tifosi che l’hanno aspettato per avere un autoggrafo molti erano giovani e bambini, ma c’era anche l’immancabile squalo gonfiabile di Alberto Caliò
Rivarolo Canavese. Lo “squalo” Vincenzo Nibali è stato il più acclamato all’arrivo sotto il palco del Giro e anche il più rincorso dai tifosi che volevano un suo autografo.
Tanti i bambini che si sono messi in fila per l’ambita firma, mentre tra gli appassionati un po’ più grandi c’era il rivarolese Alberto Caliò, che immancabilmente segue il suo beniamino in compagnia di uno squalo gonfiabile, riconoscibile ad ogni tappa passata in Canavese. «Sono un ciclista amatoriale e un appassionato di Vincenzo Nibali e lo seguo sempre con il mio squalo gonfiabile ogni volta che il ciclismo professionista passa in Canavese» commenta Caliò.
Nibali, giunto alla sua ultima stagione, ha commentato il ritorno in Canavese dopo la tappa del 2019 conclusasi nel versante piemontese del Parco del Gran Paradiso: «Qui il pubblico è sempre eccezionale, regala sempre una grande accoglienza - ha commentato lo Squalo. - Ormai conosco i percorsi, ma questa, comunque, è una tappa difficile».