Lunedì 23 maggio a Montereale Valcellina l’addio a Giuseppina Magris e a Emanuela Gritti, rinvenuta priva di vita nel lago di Barcis dopo 18 giorni di ricerche
MONTEREALE VALCELLINA. Se n’è andata il giorno dopo la morte della figlia. E lunedì 23 maggio, alle 15, nell’antica pieve del cimitero di Montereale Valcellina, Emanuela Gritti, 56 anni, e la madre Giuseppina Magris, 85 anni, riceveranno insieme l’ultimo saluto. Alle 20 di domenica 22 maggio, sempre a Montereale in parrocchiale, sarà invece recitato il rosario in suffragio.
La loro scomparsa a distanza di così poco tempo ha destato profonda commozione nella comunità monterealina. Un destino doloroso ha infatti unito Emanuela e Giuseppina, ricordate assieme nella stessa epigrafe. In questi giorni sono state davvero tante le espressioni di cordoglio portate ai figli e ai fratelli Enrico, Mara, Maurizio, Patrizia, Graziella.
Emanuela Gritti si era allontanata dalla casa di Montereale nel pomeriggio di domenica 24 aprile senza più dare notizie. Era solita andare a fare passeggiate, magari fermandosi da amici. Ma il giorno successivo, allarmati dalla prolungata assenza e senza aver ricevuto notizie, i familiari avevano fatto scattare le ricerche.
Prima di spegnersi, l’ultima cella agganciata dal suo telefonino indicava l’area di Barcis. E a Ponte Antoi è stata infatti localizzata la sua auto. Le ricerche di Emanuela Gritti sono proseguite per 18 giorni, con il campo base allestito dai vigili del fuoco sulle sponde del lago all’altezza di Ponte Antoi. Alla fine, il tragico ritrovamento. Il corpo senza vita di Emanuela è stato trovato dai vigili del fuoco nel pomeriggio di giovedì 12 maggio in un’ansa del lago, dove la corrente deposita tronchi e rami. Destino ha voluto che la madre di Emanuela, Giuseppina Magris, si sia spenta all’ospedale di Pordenone il giorno dopo il ritrovamento della figlia, ormai senza vita.
In attesa dei funerali, sui social gli amici ricordano Emanuela, operaia nel Maniaghese: «Era una persona allegra, gioiosa, fortemente attaccata alla famiglia, in modo particolare ai suoi cinque nipoti. Emanuela – riferiscono – era sempre pronta alla battuta, amava la musica e spesso, durante cerimonie e feste, le piaceva esibirsi nel karaoke, contagiando con la sua simpatia tutti i partecipanti. Accogliente e generosa, si metteva a disposizione degli altri, anche se non lo dava a vedere, aiutando sempre chi ne aveva bisogno».
