MANTOVA. Storie di rabbia e di bicchieri, che si riflettono mezzi vuoti o mezzi pieni a seconda dei punti di vista. Per la società, dato il silenzio stampa, dev'essere mezzo vuoto. Certo così non è per Giuseppe Galderisi, che a denigrare il lavoro dei suoi non ha interesse: «Serve ovviamente un po' di coerenza ma nel calcio bisogna sempre considerare il bicchiere come mezzo pieno. Per quanto ci riguarda la verità è che abbiamo vissuto una settimana molto complicata che tuttavia non nasconde l'anima, la forza che la mia squadra possiede. L'ennesima dimostrazione è giunta da questa partita, in cui si è trovata in svantaggio pur giocando una buona gara contro una rivale forte. Nonostante le difficoltà della vigilia la gara era stata preparata bene, i ragazzi credevano nel risultato positivo. La rabbia deriva semmai dal fatto che dopo essere riusciti a ribaltare il risultato negativo, non siamo stati capaci di concretizzare la vittoria. Avremmo dovuto condurla in porto non difendendoci ma chiudendola nel momento in cui loro erano in grande difficoltà, ovvero dopo il 2-1. Ci siamo creati 3-4 palle per il tris ma è mancata la zampata vincente. Quando si ha l'opportunità, l'avversario bisogna finirlo. Viceversa, se non le chiudi, partite così puoi rischiare anche per perderle».
Nanu parla di rabbia nello spogliatoio: «I ragazzi sanno benissimo com'è fatto il calcio e masticano amaro per la grande chance sfumata. Questa era una sfida da vincere 4-1, invece ad un certo punto è diventata pericolosissima. A loro però ho fatto i complimenti per come hanno rimediato allo svantaggio e per aver dato una volta di più tutto quanto avessero nelle gambe. Mi chiedete se sono preoccupato per il finale di campionato? Chi non lo è nel calcio è bene che cambi mestiere, perché la guardia va tenuta sempre alta. Ma sono anche fiducioso di poter recuperare ancora risorse ed energie. Per andare a vincere in casa del Renate».
Sull'altra panchina Alessandro Gamberini, vice dello squalificato Gigi Fresco, è telecomandato rigorosamente in dialetto veronese dal suo primo allenatore. «Ma sono a Verona da tanti anni e ormai me la cavo bene a capire - sorride riferendosi ai suggerimenti in remoto avuti durante il match -. Un buon pari che dà continuità al nostro periodo positivo e rispecchia l'andamento dell'incontro. Il punto ci avvicina alla salvezza e tiene aperte altre possibilità».
La pensa così l'ex di turno Gianmarco Zigoni: «Ci tenevo a vincere, per come si era messa in avvio e per il finale arrembante. Decisivi gli episodi, il Mantova è stato più bravo di noi. Il punto fa comunque bene alla nostra classifica. Peccato per il colpo di testa in perfetta solitudine nel primo tempo ma sono stato condizionato dal pensiero di essere in fuorigioco».
