Il meteorologo dell’Arpa: da gennaio un terzo delle precipitazioni medie. L’assessore Zannier: «Siamo preoccupati, evitiamo di irrigare dove non serve»
UDINE. In Friuli Venezia Giulia non piove dal 15 febbraio e le riserve d’acqua sono ai livelli minimi. Un dato per tutti: da gennaio a marzo a Udine e a Pordenone sono caduti dagli 80 a 90 millimetri di pioggia, un terzo rispetto ai 250 millimetri attesi mediamente.
La presidente del Consorzio di bonifica pianura friulana, Rosanna Clocchiatti, venerdì 25 marzo siederà al tavolo regionale con gli agricoltori ai quali chiederà di non sprecare l’acqua. I livelli degli invasi sono al minimo e in montagna il manto nevoso non garantisce le scorte per estati sempre più calde. Si va verso il rinvio dell’apertura della pesca.
Le rilevazioni
«In regione non piove dal 15 febbraio, da gennaio a oggi, in pianura sono caduti dagli 80 ao 90 millimetri di pioggia quando ne avrebbero dovuto fare 250».
Il meteorologo dell’Arpa, Marcellino Salvador, monitora la situazione senza fare alcun allarmismo: «In questo periodo dell’anno la siccità non è inconsueta, mediamente succede ogni cinque anni, non è un fenomeno particolarmente eccezionale», sottolinea cercando di tranquillizzare gli operatori agricoli e i consorzi anche se fino alla fine della settimana in corso le previsioni non annunciano pioggia. «In tre mesi – ripete Salvador – arriveremo ad avere un terzo della pioggia che avremmo dovuto aspettarci», nel far notare che, da inizio marzo, pure le temperature sono al di sotto della media del periodo. «Nei primi 20 giorni di marzo – continua il meteorologo – le temperature registrate registrano più fredde di 2,5 gradi rispetto alla media del periodo».
Ed è proprio merito di questo abbassamento di temperature se le conseguenze della siccità si possono fronteggiare. Al momento gli agricoltori hanno seminato solo le colture autunnali vernine che non hanno necessità di molta acqua. Intanto il grande letto del Tagliamento si presenta quasi asciutto anche nel tratto escluso dal sistema delle dighe.
L’assessore
«Venerdì analizzeremo la situazione con i rappresentanti delle categorie e dei Consorzi, oggi stanno venendo avanti solo le colture autunnali vernine come l’orzo e il frumento. Anche se ancora non registrazioni grandi problemi , siamo preoccupati per quello che potrà capitare se l’acqua continuerà a scarseggiare».
Anche l’assessore regionale alle risorse agroalimentari, Stefano Zannier, fa appello al buonsenso che richiede una situazione di questo tipo: «Non sprechiamo acqua. Non apriamo i sistemi di irrigazione dove non c’è necessità».
La sua è una politica al risparmio: l’assessore punta a garantire «la maggior efficienza possibile degli impianti: non possiamo pensare – aggiunge – di avere più risorsa ma di usarla di meno e al meglio».
A suo giudizio non è possibile prevedere altri punti di captazione. L’assessore, ieri sera, ha affrontato il tema anche con gli amanti della pesca e con i vertici dell’Ente tutela pesca perché, in una situazione di quasi siccità, pare improbabile che la stagione della pesca possa aprire a fine marzo.