Il fenomeno è in calo ma i rifiuti abbandonati restano tanti, cresce il numero degli pneumatici. Cav: «Sarà linea dura»
MESTRE. Vita dura per i pendolari dei rifiuti. Quelli che approfittano della tangenziale di Mestre per liberarsi dei rifiuti, spesso scarti di lavorazioni edili che andrebbero smaltiti. E dei quali invece ci si disfa lasciando i sacchetti nelle aree di sosta della tangenziale, lì dove è più facile farla franca senza essere visti.
Questo almeno è quello che pensano coloro che si liberano dei rifiuti. Infatti risultano in calo, proprio grazie all’effetto deterrenza determinato dalle nuove telecamere di piazzola, gli episodi di abbandono di rifiuti in autostrada. Concessioni Autostradali Venete (Cav) ha deciso di passare ai fatti: partono le prime diffide, nel caso di recidività anche l’informazione alle autorità competenti, mentre per i casi più gravi, come l’abbandono di rifiuti pericolosi, si procederà direttamente con la denuncia penale, come prevede la normativa in materia.
L’abbandono di rifiuti in autostrada e in tangenziale era risultato in crescita negli ultimi anni, diventando una costante di inciviltà.
Per questo motivo Cav aveva deciso lo scorso anno, sia per ragioni di tutela ambientale che di contenimento dei costi di smaltimento, di posizionare telecamere mobili, a rotazione, sulle piazzole lungo la A57-Tangenziale di Mestre, la A4 Padova-Venezia e il Passante di Mestre. I primi risultati non hanno tardato ad arrivare, con un calo dei rifiuti recuperati in piazzola, pur a fronte di un ritorno del traffico a regimi quasi normalizzati. Purtroppo, però, il fenomeno è difficile da estirpare del tutto. Nel 2021, grazie all’attività di deterrenza intrapresa, l’abbandono di rifiuti assimilabili agli urbani è risultato in calo: sono 112.580 i chilogrammi di materiali abbandonati e recuperati in piazzola, di cui circa la metà proveniente da conferimenti illeciti, perché di natura chiaramente domestica. In diminuzione anche i rifiuti pericolosi per la salute e l’ambiente, come olio, vernici, elettrodomestici, batterie e altro materiale: lo scorso anno hanno toccato quota 11.958 chilogrammi (negli anni precedenti la media viaggiava intorno ai 17 mila chilogrammi) e di questi circa il 30-40% è stato raccolto proprio nelle piazzole di sosta.
In aumento anche a causa della ripresa del traffico pesante dopo la pausa Covid, l’abbandono di pneumatici, interi o a pezzi: 11.400 chilogrammi, contro i 10 mila del 2020. Dopo aver messo in funzione telecamere specifiche per le piazzole di sosta, per ridurre ulteriormente la pratica dell’abbandono Concessioni Autostradali Venete procederà ora, dopo gli opportuni controlli, all’invio di diffide ai soggetti individuati. In caso di recidività scatterà anche la segnalazione alle autorità preposte, mentre di fronte a casi di abbandono di rifiuti pericolosi o di natura “commerciale”, la Società presenterà denuncia penale. «I contenitori presenti nelle piazzole autostradali», ricordano da Cav, «sono destinati al conferimento dei soli rifiuti prodotti durante il viaggio: in nessun modo è consentito il loro utilizzo per lo scarico di scarti di altra provenienza». —
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