foto da Quotidiani locali
UDINE. Questa è una storia che dimostra che il tifoso di calcio non ha le fette di prosciutto sugli occhi, che ha altri interessi e che proprio perché ama l’aggregazione sa proporsi, per quanto gli è possibile, aiutando il prossimo.
Sabato 5 marzo l’Associazione Udinese Club ha organizzato all’esterno dello stadio Friuli un punto di raccolta per materiale da inviare in Ucraina, dove c’è una guerra.
Trattasi di una delle tante iniziative che hanno visto come protagonisti i tifosi bianconeri dell’Auc, ma in altre circostanze anche quelli degli Autonomi. «Il tifoso friulano non vive di solo calcio», ci tengono a sottolineare il presidente dell’Auc, Bepi Marcon, e il p.r. Candido Odorico, figure storiche del tifo organizzato bianconero. Loro c’erano nell’associazione quando nel 2003 la Val Canale fu colpita da una devastante alluvione. E furono tra i primi promotori della raccolta di fondi che poi andarono a consegnare di persona alla presidentessa dell’Udinese club di Pontebba, Bianca Matiz.
Nel 2009, assieme agi ragazzi della curva Nord e agli Ultras Italia organizzarono una raccolta fondi che fu usata per ricostruire le tribune dello stadio di un paesino alle porte dell’Aquila distrutte dal terremoto. Il Friuli non dimentica chi si adoperò, nel 1976, per sostenere la ricostruzione dopo il sisma che aveva distrutto i nostro paesi. E quando la terra tremò in Emilia nel 2012 l’Auc si adoperò per la raccolta di fondi e generi di prima necessità.
Nel 2011 una alluvione colpì lo spezzino e in particolare il paese di Aulla. Fu distrutta una scuola e i tifosi dell’Udinese si mossero per organizzare l’acquisto di materiale didattico: cartelle, quaderni, album da disegno, penne, matite, gomme e pennarelli per aiutare le famiglie dei bambini dell’asilo e delle scuole elementari. Andarono di persona in Liguria e ancora oggi ricordano con emozione il momento in cui consegnarono quello che avevano acquistato ai bambini. «Regalammo loro anche una collezione di Topolino».
Un gesto che oggi, a distanza di anni, può sembrare banale, ma che non lo era allora per dei bambini che si erano visti portare via la scuola e qualcuno anche la casa.
L’Auc, ovviamente, è molto legata anche al territorio. Numerose le iniziative con l’associazione “Udinese per la Vita” per l’acquisto di macchinari sanitari sia per l’ospedale di Udine che per altri di fuori regione. Fino a poco tempo fa erano abbastanza frequenti le donazioni per la “mensa dei poveri” in via Scrosoppi e per la parrocchia delle Grazie. «Ora il piatto piange un po’ per tutti – fanno sapere dall’Auc –, e purtroppo non siamo presenti come una volta».
Si fa quel che si può. Negli ultimi due anni l’Auc ha partecipato con generosità all’acquisto dei calendari di “Progetto Autismo Fvg”. «Tante gocce – concludono i tifosi – fanno un mare. E aiutare il prossimo fa bene al nostro cuore».