foto da Quotidiani locali
PORDENONE. Per i bambini della scuola elementare De Amicis, a Nogaredo, è “la signora dei sassi” , colei che quando arriva ha sempre un piccolo sasso dipinto a mano da regalare, perché porti un sorriso a loro e ai loro genitori.
Franca Camatta, in quest’ultimo anno, di sassi colorati per questi bimbi ne ha già dipinti e regalati una cinquantina. Abita non troppo distante dalla scuola, in via 1º Maggio, e verso le 10.30, tempo di ricreazione, è solita passare e con una certa frequenza all’esterno dell’edificio per distribuirne qualcuno attraverso la rete del giardino.
Ai bambini destina in particolare quelli di dimensioni più piccole, sopra i quali dipinge soggetti come pesciolini, ochette, gattini. «I bambini appena mi vedono arrivare mi vengono incontro – racconta Camatta –, ormai riconoscono anche la mia automobile.
Mi vedono da lontano e sono contenta quando gridano: la signora dei sassi! Il sorriso che mi piace regalare loro mi ritorna indietro, fa bene anche a me: non sono disegni bellissimi, ma danno davvero tanta gioia a me e a loro» .
Franca Camatta è una nonna di 82 anni, ha già tre nipoti più che ventenni, e la visita a scuola è diventata per lei un’abitudine che la emoziona ogni volta. Il suo gesto è apprezzato anche dai genitori, tant’è che una mamma ha voluto ringraziarla pubblicamente sulla pagina Facebook “Sei di Cordenons se” a nome del figlio.
«Mi ha fatto molto piacere il messaggio di questa mamma, non me lo sarei mai aspettato», dice Franca che è curiosa e appassionata del fai da te e che ama tenersi sempre impegnata.
«Nella mia vita ho fatto un po’ di tutto, dall’uncinetto, ai quadretti con i fiori secchi, alle collane con la plastica delle bottiglie che regalavo in cambio di una offerta per la via di Natale», racconta.
Un anno fa si è iscritta anche al gruppo Facebook “Un sasso per un sorriso” , il movimento nazionale nato dall’idea di Heidi Aellig, un’artista di origine svizzere che ora vive a Recanati, e che la cui “missione” è disseminare sassi colorati a mano per strappare un sorriso a chi li trova.
«È bellissimo – conferma Camatta –, a me è capitato tempo fa di trovare due sassi per caso a Bibione e ho provato un tuffo al cuore a pensare che qualcuno che non conoscevo lo avesse raccolto e trasformato in un piccolo pensiero colorato per qualche sconosciuto.
È stata un’emozione e ho deciso di contraccambiarla, dipingendo anch’io dei sassi: in un anno ne ho già realizzati e distribuiti sul territorio circa duecento. Di questi, una cinquantina, i più piccoli appunto, li ho regalati ai bambini della scuola elementare.
Li trovo in mezzo ai campi, camminando, li porto a casa e passo il mio tempo a disegnali e poi a dipingerli a mano: improvviso, sono autodidatta, ma lo faccio con il cuore e mentre li realizzo mi dà gioia immaginare il sorriso di chi li troverà».