Il nuovo convoglio “green” (elettrico, diesel e a batterie) viaggerà in tutta Italia entro l’anno. Dopo Rock e Pop nati nel 2019, quest’ultima macchina porta la flotta ferroviaria nazionale all’80% del rinnovamento in soli 4 anni
Il prezzo del combustibile sale alle stelle e per il popolo dei pendolari Trenitalia lancia Blues, il primo treno ibrido a tripla alimentazione: elettrica, diesel e a batterie. Presentato oggi a Firenze dall’Ad di Trenitalia Luigi Corradi al governatore toscana Eugenio Giani, il nuovo treno green sarà consegnato prima proprio in Toscana, per poi sferragliare in tutte le regioni con 110 convogli in arrivo entro l’anno. Un nuovo passo verso il rinnovamento in quattro anni dell’80% della flotta regionale di Trenitalia, dopo i treni Rock e Pop già in consegna dal 2019 in tutta Italia.
Il nuovo regionale Blues rappresenta un salto generazionale, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Il treno green è attrezzato con l’ERTMS, il più evoluto sistema di segnalamento ferroviario in Europa.
Attenzione all’ambiente ma anche al comfort. Tanto per iniziare i nuovi convogli offrono alle famiglie un’area dedicata ai bambini. E poi spazio alla luce e ai panorami con le maxi vetrate, sistema di climatizzazione regolato in base al numero dei passeggeri trasportati, prese Usb e di corrente per facilitare la connessione a bordo, più spazio per il trasporto bagagli e fino a un massimo di otto postazioni bici raggiungibili direttamente dal vestibolo.
E dopo i ripetuti episodi di violenza, soprattutto a danno delle donne, più tecnologie a vantaggio della sicurezza, con videocamere di sorveglianza a circuito chiuso.
L’accessibilità è infine ottimizzata secondo le più recenti Specifiche Tecniche di Interoperabilità definite in ambito comunitario per le Persone a Mobilità Ridotta (STI PMR) portando a realizzare la più bassa altezza di accesso al treno di tutta la flotta di Trenitalia, a beneficio di tutti i viaggiatori, non solo quelli su carrozzina.