ISOLA DELLA SCALA (Verona). Si sta avvicinando il momento della verità sulla discarica di car-fluff che dovrebbe insediarsi nel comune di Sorgà, nel Veronese, in località de’ Morta, a Pontepossero, a poche centinaia di metri dal confine col Mantovano. L’assessore all’ambiente del Comune di Sorgà, Greta Rasoli, nell’incontro tra le amministrazioni locali mantovane e veronesi e la cittadinanza tenutosi sabato 26 febbraio nel Palariso di Isola della Scala, ha comunicato che il 15 marzo si riunirà in Regione la commissione Via per esaminare il progetto dopo le modifiche apportate e le successive osservazioni inviate dai comuni.
Con alle spalle i rispettivi gonfaloni, si sono incontrati i sindaci mantovani di Castelbelforte, il comune dal cui territorio la discarica dista solo poche centinaia di metri, Castel d’Ario, San Giorgio Bigarello e Villimpenta oltre alla Provincia di Mantova rappresentata dal vice presidente Massimiliano Gazzani (sindaco di Castelbelforte), con i colleghi della sponda veronese, ovvero Sorgà, Nogara, Nogarole Rocca, Gazzo Veronese, Trevenzuolo, Erbè e Isola della Scala. Alla presenza di circa 150 persone, dei comitati di categoria e ambientalisti, ha fatto gli onori di casa il sindaco di Isola della Scala, Luigi Mirandola.
«Dobbiamo fare squadra per contrastare questa iniziativa che va a danno di tutto il territorio dell’isolano ma anche di quello mantovano che si trova appena al di là del confine. Non dobbiamo dimenticare che siamo in una zona a vocazione risicola e Isola della Scala ne è un po’ la capitale con la sua Fiera del riso».
Il sindaco di Sorgà, Christian Nuvolari, ha sottolineato che «si è intervenuti contro il progetto con contestazioni tecniche e giuridiche come il consumo del suolo agricolo che la stessa Regione Veneto con una legge ha bloccato. Sorgà come altri 12 comuni veronesi ha avuto il riconoscimento dalla Regione di avere falde acquifere di pregio che devono essere salvaguardate».
Gazzani, intervenuto come vice presidente della Provincia di Mantova, ha evidenziato che l’amministrazione provinciale, come pure quella precedente, si è subito schierata contro la discarica, «fonte di potenziali inquinamenti ambientali che preoccupano per la salute dei cittadini. Inoltre si tratta di un insediamento che non porta sviluppo economico e nemmeno posti di lavoro ma soltanto svalutazione del territorio specialmente nel settore agricolo. Auspico che la Regione Veneto tenga in considerazione le osservazioni tecniche e dica no all’impianto».
«Vedo molta partecipazione di cittadini e associazioni e questo denota l’interesse al tema – ha osservato Beniamino Morselli, sindaco di San Giorgio Bigarello – Ritengo che le osservazioni presentate siano sufficienti per non approvare il progetto. Non dobbiamo dimenticare che nel mio comune, non molto distante dalla discarica progettata, c’è un campo pozzi che forniscono acqua potabile a una vasta area fino ad Ostiglia». Morselli ha infine ricordato che durante la sua presidenza della Provincia aveva messo a disposizione tecnici per dare una mano a trovare una soluzione positiva al problema.
Anche Fabrizio Avanzini, sindaco di Villimpenta, si è detto molto preoccupato per l’eventuale insediamento «anche se il nostro territorio è distante dal luogo indicato, è pur vero che siamo a sud di Sorgà e che la falde acquifere, come è noto, scorrono verso sud e un eventuale inquinamento si verificherebbe anche da noi». Inoltre si è detto preoccupato per il “post mortem” della discarica rischiando che alla fine sia abbandonata a se stessa con danni per le future generazioni. Per Daniela Castro, sindaca di Castel d’Ario, oltre alla vicinanza dell’impianto, c’è anche il problema del traffico che si verrebbe a creare «e che interessa il nostro comune visto che gli autotreni, 44 al giorno, dovrebbero uscire dal casello di Mantova nord e percorrere strade interne del nostro paese, attraversando cinque quartieri abitati da circa 1.700 cittadini, per recarsi in località de’ Morta».
