Bologna, 6 febbraio 2022 – Al PalaDozza si giocava quasi una sfida “testa-coda”: considerando che Milano e Virtus Bologna fanno praticamente un campionato a parte, la sfida tra Brescia e Fortitudo metteva di fronte la squadra più in forma del momento contro il fanalino di coda del campionato. La questione si è risolta con la settima vittoria consecutiva della Germani, ma il copione si è rivelato ben diverso da come ce lo si poteva aspettare: Bologna ha venduto cara la pelle, con una buonissima prova balistica (percentuali da 3 punti sul 60% per buona parte dell’incontro) e una buona reazione alle ultime, difficili settimane. Gli ospiti riescono ad uscire vincitori da una serata difficile, a tratti non interpretata benissimo, con il solito marziano Mitrou-Long (29 punti), che combina per 52 punti totali con lo “Splash Brother” Della Valle (23 per lui).
Come accennato, è stata una partita tirata e difficile per i lombardi: i fortitudini hanno interpretato bene la partita, cavalcando i momenti di energia della squadra e del pubblico (atmosfera elettrica al PalaDozza) e le ottime percentuali al tiro. 15 punti per Benzing, 15 e 17 rispettivamente per i “diesel” Aradori e Frazier. La Effe cade però sui dettagli e sulle sue conclamate debolezze, debitamente mostrate da Brescia negli ultimi istanti di partita: la Leonessa è brava ad insistere ad attaccare con i pick and roll la lenta difesa interna di Bologna e a mandare in lunetta alcuni giocatori poco precisi come Groselle e Totè nell’ultimo quarto.
Tutto sommato, non una prova brillantissima (quantomeno rispetto alle ultime, superbe settimane) della Germani: diversi giocatori sotto ritmo, come potete leggere qui sotto nelle pagelle. Come nella sfida con Venezia, però, Magro e i suoi ragazzi mantengono il controllo del finale di partita con lucidità e dimostrano di essere in fiducia. Il backcourt continua a macinare e la squadra riesce sempre a restare mentalmente nella partita: tre partite consecutive ottenute con ottime gestioni nell’ultimo quarto, nei finali di partite molto difficili e tirate. Settima vittoria in fila dunque per Brescia, che occupa la terza piazza in attesa dello spareggio di settimana prossima con Trieste: rimane in fondo la Fortitudo, che però manda dei segnali positivi al suo coach Antimo Martino.
Primi due minuti di infima qualità offensiva, ad essere onesti: errori da entrambe le parti, fino alla prima tripla del match di Della Valle. Gli attacchi finalmente si accendono e la partita decolla dopo 4 minuti, con la Germani avanti 10-8. Totè, l’ex della partita, prova a farsi valere sotto canestro contro un Burns non proprio al meglio fino ad ora (neanche a Venezia aveva giocato una gran partita): per la Fortitudo prova a farsi valere anche il nuovo arrivato Feldeine con 2 triple, ma la montagna da scalare questa sera è molto alta per Bologna. La second unit di Brescia entra molto bene, guidata da un Cobbins letteralmente scatenato in queste ultime apparizioni: la Effe prova a restare lì, ma il punteggio è 15-21 dopo 8 minuti. Buonissimo ingresso di Laquintana e di tutta la panchina di Brescia: padroni di casa storditi nella metà campo offensiva (come era lecito aspettarsi) da un’ottima Leonessa. Una tripla di Charalampopoulos tiene sotto la doppia cifra il distacco: 21-30.
Primi minuti del secondo quarto in cui la Fortitudo continua a reggersi con il tiro dalla lunga distanza, mentre fatica tremendamente a farsi valere in area: Cobbins è lasciato troppo spesso libero di tagliare in area e mancano spesso gli aiuti dal lato debole dalla Kigili. Brescia rallenta un po’ in attacco, ma gli ospiti danno comunque la sensazione di essere in controllo della situazione: la squadra di Magro prova ad andare in area ripetutamente, attaccando le debolezze degli avversari. Fortitudo che trova un buon contributo offensivo da Benzing ma perde troppi palloni e fatica (e non è una novità) nella lotta a rimbalzo: 31-41 il punteggio dopo 15 minuti. Brescia sporca un po’ le sue percentuali, giocando un secondo quarto complessivamente sotto rimo: Bologna ha problemi difensivi enormi nel pitturato ma si salva con un ottimo 60% da 3. 48-50 dopo i primi 20 minuti.
Inizio di terzo quarto in cui Brescia prova ad andare a +7 sfruttando Petrucelli e Mitrou-Long ma viene respinta da un super parziale della Fortitudo, che si prende il vantaggio sul +2, con Aradori che prova ad accendersi. Partita che in questo frangente diventa molto fisica, prendendo una direzione che sarebbe più consona alla Fortitudo probabilmente: Brescia però può contare su giocatori del calibro di Mitrou-Long e Della Valle e prova a rispondere colpo su colpo. Il punteggio rimane punto a punto: 63-65 al 28’. Leonessa che dopo il primo quarto si è un po’ spenta: letture rivedibili e giocatori come Gabriel e Burns totalmente fuori dalla partita. La Effe riesce a sbloccare Durham e Aradori si riprende il vantaggio sul 66-65. Una tripla di Curry…. pardon, Mitrou-Long rimette la Germani avanti sulla sirena. 68-70.
Inizio di ultimo quarto in cui la partita non ha un padrone: Bologna continua a bombardare dalla lunga distanza e trova anche qualche buono spunto da Groselle in post. Brescia fatica a mettersi in ritmo, con la partita che diventa ruvida: non proprio quello che Alessandro Magro sperava. A 5 minuti dalla fine il punteggio è 77-80. Buon momento per gli ospiti a 4 dalla fine, con il quintetto piccolo (Gabriel relegato in panchina dopo 30 minuti inguardabili): Moss e Petrucelli reggono bene il campo e Brescia va a +6. La Effe riesce a tornare sotto ma Mitrou-Long è in trance agonistica: da 9 metri segna il +6 a un minuto dalla fine. La Fortitudo ormai non riesce più a tirare fuori i conigli dal cilindro da 3 punti e Brescia manda spesso in lunetta Totè e Groselle, mandandoli a fare i conti con i loro “demoni”. Come con la Reyer, la Leonessa si dimostra più lucida nel finale di partita e due liberi di Della Valle mandano gli ospiti a +7 a 30 secondi dalla fine: 84-91. La partita termina 86-93.
Parziali: 21-30; 27-20; 20-20
Progressione: 21-30; 48-50; 68-70
Tabellino: Fortitudo Kigili Bologna 86 – Germani Brescia 93
Pietro Aradori 6,5: contro la squadra della sua città si mette in ritmo nel secondo tempo. Con Moss e Petrucelli alle calcagna non è facile guadagnarsi spazio in attacco, ma il nativo di Lograte riesce comunque a lasciare il suo marchio con 15 punti.
Jabril Durham 5,5: uno sprint da 3 triple segnate nel secondo tempo, per provare a riscattare una prova opaca. Nonostante negli ultimi 20 minuti provi a salire di livello la sua prova resta negativa: decisioni discutibili in cabina di regia, le sue. 9 punti ma solo 2 assist a fronte di 3 perse.
Gabriele Procida 5: il suo ingresso non lascia il segno. Nei 16 minuti in campo poche cose positive: il tecnico per simulazione sembra meritato (e ingenuo) dalle immagini mostrate. Solo 3 punti per lui.
Robin Benzing 6: sparisce un po’ nel secondo tempo, quando la difesa bresciana mette in atto alcuni accorgimenti per lasciargli meno spazio. Con la sua pericolosità dall’arco, però, è stato importante per non fare affondare i suoi nel primo tempo, anche se la presenza difensiva è sempre rivedibile…per i punti segnati si mantiene in linea di galleggiamento.
James Feldeine 6: dopo l’assenza con Milano prova a presentarsi bene, senza strafare, e non sta malissimo in campo. In meno di 15 minuti ci sono due triple importanti nel secondo quarto e 4 assist. Sufficiente.
Vasilis Charalampopoulos 5,5: in solo 10 minuti ci sono 6 punti, ma anche 4 falli commessi a seguito di alcune ingenuità difensive. Considerando le conclamate difficoltà in area e in difesa non sarebbe stato poi così male averlo a disposizione in una versione migliore, ma tant’è…
Leonardo Totè 6: l’ex della partita, prova a suonare la carica nel momento di difficoltà dei padroni di casa del primo tempo. Tutto sommato non fa così male, chiamato agli straordinari dalle condizioni non perfette di Groselle: per lui ci sono 10 punti e 7 rimbalzi. Quelle percentuali in lunetta però…
Geoffrey Groselle 5: non è in perfetta forma e si vede. Fatica a contenere a tratti Cobbins e non lascia il segno: meglio il compagno di reparto Totè. Prova a crearsi qualche buona situazione in post nel secondo tempo, ma non riesce ad incidere e 5 punti e 2 rimbalzi in 15 minuti sono pochi. La squadra che fatica di più a rimbalzo nella LBA avrebbe bisogno di un apporto migliore dal suo centro di 213 cm.
Branden Frazier 7: si conferma tiratore molto affidabile, elevandosi a top scorer dei suoi con 17 punti. Con le sue “zingarate” in mezzo all’area prova a guidare i suoi nella metà campo offensiva, ma il referto rosa non arriva.
Kenny Gabriel 5: brutto passo indietro per l’ala USA. Presenza in area nulla, indecisioni in difesa e imprecisioni in attacco. Serata nera. Magro gli preferisce il quintetto piccolo con Moss e Petrucelli nei momenti decisivi.
Lee Moore 6: negli 8 minuti in cui sta in campo non combina disastri, segnando un canestro importante dalla media e recuperando un pallone. Questa è la sua dimensione, in cui comunque può dare qualcosa di positivo dalla panchina: si può discutere sul fatto che per un americano questo contributo sia pochino, ma finchè la barca va….
Naz Mitrou-Long 8,5: Immobilizzatelo, toglietegli il telefono, non fategli minimamente vedere l’Eurolega perchè questo ragazzo di estimatori ne ha già trovati e ne troverà e il rischio che il prossimo anno non ci sia più in Italia è fortissimo. Oggi non al top nel playmaking (4 perse con 2 assist), mostra un’abilità nel mettersi in ritmo e segnare da ogni posizione “Jordaniana”. 29 punti in altrettanti minuti, con la tripla che indirizza la partita sparata direttamente dal Canada.
John Petrucelli 6: si rivela importante nel quintetto che chiude la partita, considerando che Gabriel oggi non era assolutamente utilizzabile nei momenti decisivi. Per lui ci sono 8 punti, 4 rimbalzi e la solita prova da “collante della squadra”.
Amedeo Della Valle 7,5: lascia i riflettori su Mitrou-Long nell’ultimo quarto ma la sua prestazione è l’ennesima ottima prova dell’ex Reggio. Ci sono 23 punti, ben 7 rimbalzi e alcune letture da playmaker degne di nota.
Paul Eboua sv: il solito. Pochissimi minuti in campo in cui non entra in ritmo e viene tolto da Magro dopo poco. Considerando che è l’unica alternativa di ruolo a Gabriel servirebbe come il pane, ma continua ad essere un oggetto misterioso: sempre senza ruolo, senza sicurezza. Brescia sempre senza Paul Eboua.
Micheal Cobbins 6,5: il primo tempo inizia con il Cobbins “versione Reyer”. Ispirato il centro USA in questo periodo. Incappa anche lui in qualche errore nel secondo tempo, ma rispetto ai compagni di reparto Burns e Gabriel è di un altro livello stasera. 14 punti e 6 rimbalzi per lui.
David Moss 6,5: importante anche l’apporto del capitano, con qualche storia tesa con il pubblico, tra l’altro. Nel tabellino non figura un granchè, però è costretto ad affrontare a tratti Benzing (con tutti i cm di differenza) e non fa assolutamente disastri.
Christian Burns 5: non ci siamo proprio. Piccolo campanello d’allarme per il centro italo-americano, che dopo la prestazione opaca di Venezia non riesce ancora a farsi valere sotto canestro e non dà un buon contributo.
Tommaso Laquintana 6,5: che coraggio dimostra sempre questo ragazzo! Subentrando dalla panchina a Mitrou-Long e Della Valle, invece di farsi “schiacciare” dal confronto prova sempre a mettersi in gioco con coraggio con le sue penetrazioni. I suoi 8 punti senza errori al tiro e i 4 assist senza palle perse ci parlano di una prestazione molto ordinata.
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