Il quarantenne ex volontario dell'antincendio boschivo è stato riconosciuto colpevole per i reati di incendio boschivo doloso e disastro ambientale
CALCI. Condannato a 12 anni per il disastro dei Monti Pisani, una devastazione in cui vennero distrutti 1.200 ettari di bosco e diverse case. Alle 18.30 di venerdì 17 settembre (dopo un rinvio di sei mesi) è arrivata la sentenza nei confronti di Giacomo Franceschi, da parte del collegio del Tribunale (presidente Dani, a latere Iadaresta e Grieco). Franceschi, 40enne ex volontario dell’antincendio boschivo "Paolo Logli" è stato riconosciuto colpevole per i reati di incendio boschivo doloso e disastro ambientale, per i quali il pm Flavia Alemi aveva chiesto una condanna a 15 anni.Una richiesta a cui si erano associate le parti civili.
Per l’avvocato Mario De Giorgio l’imputato andava assolto perché non ha commesso il fatto. Secondo la Procura Franceschi la sera del 24 settembre 2018 agì con premeditazione «per fare più danni possibili». Opposta l’interpretazione della difesa secondo la quale nel «processo gli indizi portati in aula dall’accusa non sono stati gravi, precisi e concordanti. Non è stata accertata una colpevolezza attribuibile oltre ogni ragionevole dubbio. E per questo Giacomo Franceschi va assolto». L’imputato è rimasto nove mesi in carcere e un anno ai domiciliari.