Nozze rocambolesche, progettate nel dettaglio per non avere tra i piedi giornalisti, paparazzi e telecamere. Ma non tutti passarono inosservati... Il racconto
Nella notte tra il 14 e il 15 luglio del 1964, nella chiesa di San Francesco, nel centro storico di Grosseto, si celebrò in segreto il matrimonio di Adriano Celentano e Claudia Mori. Il fatidico doppio sì, con il successivo scambio delle fedi, si registrò pochi minuti dopo le 3,30. Nozze rocambolesche, progettate nel dettaglio per non avere tra i piedi giornalisti, paparazzi e telecamere.
INDISCREZIONI
Sul matrimonio dell’anno erano filtrate, nei giorni precedenti, generiche indiscrezioni. Si sapeva che sarebbe stato celebrato in Maremma, ma nessuno alla fine fece lo scoop. La notizia uscì sui giornali solo il 16 luglio: a corredo degli articoli alcuni scatti della coppia all’interno di un auto. Per l’allora Telegrafo firmò il pezzo Omero Marraccini, una penna-simbolo del nostro giornale, all’epoca caposervizio della redazione grossetana. Il vestito bianco di Claudia Mori lo custodiva, già da un mese, padre Ugolino Vagnuzzi, il frate francescano amico e confidente di Celentano. La sposa lo indossò in chiesa, all’ultimo minuto. Nel libro "Due Guerrieri Innamorati", la Mori racconta di esserselo ritoccato da sola, dopo aver dato misure sbagliate, con lo scopo di non far trapelare la notizia delle nozze. E proprio per questo motivo finì con il presentarsi all’altare con una gonna sopra il ginocchio. Ma i frati del convento non si resero conto di cosa stava accadendo.
DA AMALFI ALL’ALTARE
La coppia si era conosciuta nel 1962, ad Amalfi, durante le riprese del film "Uno strano tipo", pellicola diretta da Lucio Fulci. Tra i due scocca la scintilla al primo sguardo. Un fidanzamento burrascoso, poi la scelta di mettere su famiglia. 57 anni di amore, gelosia, perdoni, ribellione, allegria e incoscienza. Padre Ugolino, il francescano poi diventato famoso negli anni Settanta grazie ai suoi interventi su Sorrisi e Canzoni, Radio Montecarlo, Topolino e sulle prime tv locali toscane, è scomparso tre anni fa. In una delle ultime interviste al Tirreno raccontò di quella notte, indimenticabile anche per lui. «Fu un matrimonio di coscienza - ricordava padre Ugolino - cioè dell’avvenimento non demmo comunicazione al municipio, ma soprattutto fu un matrimonio d’amore, per il quale dovetti chiedere per tempo il benestare delle autorità ecclesiastiche».
LA ZIA BRUNA
Il matrimonio, inizialmente previsto a mezzanotte, fu così celebrato alle tre del mattino. Ma non tutto filò liscio... La zia Bruna, una parente degli sposi, non riuscì a passare inosservata. Il motivo? Un gran cappello verde.
GLI INVITATI
Agli invitati, in tutto una quindicina, era stato dato appuntamento al bar dell’albergo Bastiani, alle 2,30. C’erano Miky Del Prete, Gino Santercole (nipote e autore di Adriano), le sorelle del molleggiato e i familiari di Claudia. Tutti - tranne la zia Bruna - riuscirono ad arrivare alla chiesa senza dare nell’occhio. Dopo le nozze gli sposi scapparono dal retro e gli invitati consumarono un modesto rinfreschino nell’oratorio. Curioso e casuale l’incontro tra padre Ugolino e il ragazzo della via Gluck. Era il 1963. Adriano era ancora fidanzato con Milena Cantù, ma già innamorato di Claudia. In viaggio verso Roma, si fermò a Grosseto. In città andò a mangiare in un ristorante, in centro, e grazie al titolare conobbe il frate, con il quale nacque una grande amicizia. Ugolino divenne così il padre spirituale di Celentano. Oggi la coppia più bella del mondo ha festeggiato il 57° anniversario di un’unione coronata dalla nascita di tre figli: Rosita nel 1965, Giacomo nel 1966 e Rosalinda nel 1968. Attualmente i Celentano conducono una vita tranquilla alla periferia di Milano. I figli sono cresciuti e hanno a loro volta dei figli. Adriano, nelle rare interviste, ribadisce che Claudia è l’unica donna che abbia mai amato. E sua moglie dice di non aver mai conosciuto qualcuno fantastico quanto lui. Il matrimonio in Maremma ha portato bene. --
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