foto da Quotidiani locali
PORDENONE. Dopo l’assessore Pietro Tropeano e i video con il camice bianco, nel mirino del Movimento 5 stelle finisce il responsabile della comunicazione del Comune, Alberto Parigi. La consigliera Mara Turani ha chiesto le sue dimissioni per un post sui social in cui Parigi si scaglia contro il coprifuoco.
Parigi scrive: «Basta. È ora di ribellarsi, con compostezza, ma determinazione. Perché qui non si tratta più di rispetto delle regole. Qui è in gioco la libertà di tutti e la sopravvivenza di milioni di persone. Non esiste solo l’esigenza, più che opportuna, di tutelarsi dal virus. La vita è fatta di altro, di tanto altro. Di altre malattie come di altre gioie. E, appunto, di libertà. Che non si baratta con nulla. No, nemmeno con la tutela dal covid. Ne tantomeno con misure socialiste e liberticide come il coprifuoco. Altrimenti godetevi il modello di uomo ameba, covid free certo, rincoglionito però, e disteso sul divano a ordinare su Amazon una giacca nuova che potrà sfoggiare solo prima delle 22. Io preferisco uscire a camminare neĺla notte. Senza motivo e senza autocertificazione».
Turani stigmatizza: «Giusto per capirci: se io sono il responsabile della comunicazione di un Comune, curo il sito web istituzionale, l’ufficio stampa, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, potrebbe essere quantomeno “inopportuno” incitare alla ribellione, parlare di misure socialiste, liberticide, dire che si preferisce camminare dopo le 22 senza autocertificazione? Un invito alla irresponsabilità, alla ribellione. Inoltre, tale affermazione mette in difficoltà chi è preposto al controllo». Aggiunge la consigliera: «Tutti vorremmo riprenderci la vita, ma farlo in sicurezza e responsabilmente, non sulla pelle delle persone più fragili. Perché le fasce deboli hanno bisogno della responsabilità di tutti. Come M5S ne chiediamo le dimissioni immediate!».
Il diretto interessato replica: «L’intimidazione personale per silenziare le idee che non piacciono a loro è pericolosa e da respingere. È preoccupante che si chiedano le dimissioni di chi esprime un pensiero largamente condiviso ovvero che il copriofuoco sta esasperando gli italiani. Informo Turani che non siamo a Cuba: la libertà di pensiero è garantita nel nostro Paese, forse M5s dovrebbe occuparsi più degli interventi di Grillo che dei miei».