Harry felice? Harry infelice? Harry plagiato dalla moglie (Meghan Markle)? Harry finalmente libero (dalla royal family)? In questo anno e poco più di Megxit si è detto di tutto sul principe britannico, non destinato al trono ma da sempre tra i preferiti dagli appassionati di reali di mezzo mondo. Che se ne parlasse, del resto, era inevitabile.
La decisione di lasciare Londra e compagnia bella è arrivata non solo inaspettata, ma anche impensabile. Dopo il royal wedding del 2018 in pompa magna, e con solo un precedente simile: l’abdicazione di Edoardo VIII per la «rapace divorziata americana» Wallis Simpson.
L’annuncio di Megxit ha come data l’8 gennaio 2020, dopo il principe Harry è dovuto andare a Canossa (ossia residenza reale invernale di Sandringham) per trattare le condizioni di uscita con la nonna. Ha perso l’uso della parola «royal» con tutto ciò che ne consegue, ma è partito per l’America.
Oggi Harry – indirizzo, Montecito, Santa Barbara; vicini di casa, Oprah Winfrey, Ellen De Generes, Gwyneth Paltrow e George Lucas – fa l’americano. Ha un nuovo guardaroba adatto alla California e un accento che smentisce il suo status di nobile, e lo avvicina di più a LaLa Land. C’è chi giura persino che raccolga i capelli in una coda di cavallo. Parola del vicino di casa e attore Rob Lowe, che l’avrebbe incrociato a un semaforo. Immancabile anche il cappellino con visiera.
E che dire dell’aspetto economico? Pare che Harry abbia perso gran parte del sostegno finanziario di papà Carlo, e di quello dei sudditi britannici. Sta a lui, inoltre, pagare per la sicurezza personale della famiglia. Ma lui e Meghan, Covid permettendo, hanno già firmato i primi contratti a molti zeri. C’è quello con Netflix (150 milioni di dollari), quello con Spotify (cifra simile), oltre ai vari speech a pagamento. I Sussex stanno lavorando anche alla loro nuova Fondazione, che non si chiamerà Royal Sussex ma Archewell, omaggio al figlio e ulteriore allontamento dai Windsor. Tanto che nel sito di presentazione hanno messo una foto di Harry bambino con mamma Diana e non con papà Carlo.
Ma alla domanda «Harry come sta?» non abbiamo ancora risposto. Di certo, Meghan e Archie sono la sua priorità. Creare una famiglia propria, allontanarsi dall’ombra del fratello William, è sempre stata la volontà di Harry. L’ex attrice, non britannica, outsider al mondo aristocratico inglese a differenza di tutte le sue ex, gli ha permesso di realizzare il suo grande desiderio.
Che a decidere in casa oggi sia Meghan, può darsi. Ma a Harry sembra andare bene così. Almeno per ora. E se nostalgia c’è, finora il principe è riuscito a nasconderla. Ai report britannici secondo cui i Sussex avrebbero partecipato di sicuro alla rimpatriata del prossimo giugno (in occasione del Trooping The Colour di Elisabetta II), si contrappone una «fonte» che all’americano Page Six ha detto «parlare di viaggi oltreoceano in piena pandemia può sembrare presuntuso». Come a dire «non è per niente scontato che lascino la California» per riunirsi ai parenti reali.
Al tempo di Kensington Palace Harry aveva fatto sapere che odiava vivere in una «boccia per pesci rossi». Ora la «boccia» è una villa da star in California. L’accordo Megxit, concluso con la regina lo scorso marzo, prevede una revisione alla fine del primo anno. Secondo le ultime indiscrezioni, Harry vorrebbe un’estensione di 12 mesi. Va bene La La Land, ma il principe sa che la celebrità può essere passeggera, mentre essere reali è per sempre. E anche Meghan lo sa benissimo.
Quindi, Harry in California? Felice e scontento.