A fare più notizia del ritorno di Sex and the City su HBO Max è stata l’amarezza che Kim Cattrall non si riunirà a Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis per riprendere il ruolo di Samantha Jones. Insieme al dibattito se la serie abbia ancora senso senza di lei, a tenere banco sui social e sui giornali sono anche i motivi, ufficiali e ufficiosi, che hanno spinto l’attrice a non prendere parte al progetto, incluso il suo rapporto burrascoso con Sarah Jessica Parker. Se nel corso degli anni le due hanno lasciato più volte intendere di non essere amiche, pare che il punto di non ritorno sia stato nel 2018 quando, in occasione della morte del fratello di Cattrall, Parker aveva espresso le sue condoglianze su Instagram incontrando, però, la reazione dell’ex collega, che l’accusò di farsi pubblicità.
Insieme a tutte le dichiarazioni che sono state tirate fuori in questi ultimi giorni, non è passato indifferente il fatto che, sotto al post con il quale annunciava il ritorno di Sex and the City, Sarah Jessica Parker non abbia taggato Samantha. «Non lo ha fatto perché si odiano» ha scritto un fan spingendo la Parker a rispondere in prima persona: «No, non è vero che la odio. Non l’ho mai detto. Samantha, semplicemente, non farà parte di questa storia, ma farà sempre parte di noi. Non importa chi siamo o cosa facciamo» è stata la risposta di Sarah Jessica, cercando una linea il più distensiva possibile nei confronti di Kim che, come sappiamo, ha rinunciato a un cachet di un milione di dollari a episodio per restare fedele alla sua idea iniziale.
Nel 2017, infatti, Cattrall aveva spiegato che non avrebbe più interpretato Samantha Jones perché convinta che il personaggio non avesse più nulla da dire, consigliando la produzione di ingaggiare un’attrice ispanica o afroamericana per darle nuova vita e dare una prova di inclusività. In seguito aveva dichiarato di non essere mai stata amica delle sue colleghe, e che la relazione tra loro sul set era «tossica».