L’annuncio di del manager Stradoni su Facebook: dopo gli operatori sanitari sono previsti gli ultra 80enni, le persone fragili, le scuole e il resto della popolazione. L'Asst già in cerca di sedi vaccinali e di nuovo personale
MANTOVA. Sei settimane per concludere la vaccinazione del personale sanitario e per mettere in sicurezza le Rsa. Poi si partirà con la popolazione generale. Prima gli ultra 80enni e a seguire i pazienti fragili, le scuole e via via tutte le altre categorie.
È la promessa che il direttore generale dell’Asst di Mantova, Raffaello Stradoni, ha fatto ieri mattina ai mantovani durante la solita diretta settimanale su Facebook. E con la precisazione della data d’inizio. «Esaurita la campagna per i sanitari partiremo con il resto della popolazione tra la fine di febbraio e i primi di marzo».
Stradoni ha ricordato che al momento è stato distribuito il vaccino della Pfizer: «È intrinsecamente sicuro – ha sottolineato – stanno uscendo adesso gli ultimi dati sui pochi effetti collaterali. Attualmente siamo arrivati intorno ai 500 soggetti vaccinati. Il nostro piano comporta che la metà delle dosi che ci vengono consegnate settimanalmente, circa 3.500, siano usate per coprire il fabbisogno intraospedaliero dei nostri quattromila dipendenti. L'altra metà delle dosi è dedicata alla copertura dei bisogni o degli ospedali privati, del personale e degli ospiti delle Rsa (personale e ospiti, ndr) e delle pubbliche assistenze, in pratica le Croci che svolgono il trasporto dei pazienti (circa 900 soccorritori, ndr)».
Al momento sono stati predisposti cinque ambulatori per i dipendenti Asst e presi contatti con le Croci. La prima inizierà lunedì. Ai medici di medicina generale è stato riservato un ambulatorio al sabato e alla domenica e la vaccinazione inizierà già questo weekend.
Stradoni ha poi ceduto la parola al direttore sociosanitario, Renzo Boscaini, per illustrare il piano vaccinale di massa. «Ci stiamo accordando con le Rsa e con gli altri erogatori privati per la somministrazione del vaccino nelle loro strutture e stiamo facendo valutazioni sul resto della popolazione. In totale abbiamo circa 360mila abitanti, senza contare infanzia e adolescenza, due categorie per le quali non si è ancora in grado di dire se e quando». Il dottor Boscaini ha spiegato che saranno aperte varie linee di ambulatori di vaccinazione. «Saranno nelle varie sedi territoriali, ma alcuni sindaci si sono proposti di offrire anche altre sedi».
Tasto dolente quello del personale vaccinatore e il direttore amministrativo, Giuseppe Ferrari, non ne fa mistero: « Dobbiamo recuperare personale dedicato. Per il momento stiamo cercando di fare compiere questa attività al nostro personale in servizio, che però non è adeguato ai numeri che ci attendono. Dobbiamo attendere l’iter a livello nazionale che purtroppo prevede qualche passaggio burocratico ma confidiamo nelle risorse che recupereremo in loco per andare avanti».
Il bando nazionale per il reclutamento di nuovo personale vaccinatore è avviato, ma a quanto pare i passaggi per le assunzioni sono piuttosto lunghi.
In chiusura di diretta Facebook Stradoni ha ringraziato il personale: «Da mesi è sottoposto a una forte pressione, dà il massimo ma è provato. La capienza dei posti letto è ridotta e tutte le aree chirurgiche sono al letto singolo. Già da dicembre stiamo provvedendo a nuove assunzioni».