La presentazione del turno infrasettimanale col Novara di mister Alessandro Dal Canto inizia dal match di domenica scorsa: “Ad Olbia abbiamo fatto una buona partita, è stato un punto meritato. Loro hanno avuto più occasioni, ma quasi tutte derivate da calci piazzati. In questi frangenti probabilmente andiamo e pagare l’inesperienza del gruppo ed una statura...
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La presentazione del turno infrasettimanale col Novara di mister Alessandro Dal Canto inizia dal match di domenica scorsa: “Ad Olbia abbiamo fatto una buona partita, è stato un punto meritato. Loro hanno avuto più occasioni, ma quasi tutte derivate da calci piazzati. In questi frangenti probabilmente andiamo e pagare l’inesperienza del gruppo ed una statura non troppo elevata. Siamo contenti, ma quando si arriva a poco dalla fine dobbiamo gestire meglio le situazioni di difficoltà”.
In cosa si può fare ancora meglio? “La squadra non deve migliorare in qualcosa di particolare, è la situazione contingente che non aiuta. Ripeto, continuo a leggere di avversari che affermano: “Il Livorno è uno squadrone”. Ma, ad oggi, resta solo il blasone di quello che era una volta il Livorno. Abbiamo nel gruppo un sacco di giovani e dei calciatori che nelle passate stagioni non giocavano. Questa squadra deve guardare solo a salvarsi, cercando di fare punti di partita in partita. Più passano le gare, più è necessario fare delle vittorie per scalare qualche posizione. Noi oggi abbiamo tre punti, ma non sappiamo quanti ce ne potrebbero levare per delle penalità. Facendo un calcolo veloce, si capisce facilmente che, se noi alla settima-ottava giornata, dovessimo essere a zero con trenta incontri da giocare, per arrivare alla salvezza, senza subire altre penalità, dovremmo fare quarantacinque punti. Ovvero: quasi un punto e mezzo a partita. Un cammino da grande squadra. Ai ragazzi ho detto, più volte, che ogni gara deve essere affrontata come se fosse una finale. Finché le cose non cambieranno sarà sempre così e salvarsi in queste condizioni, è come vincere uno scudetto”.
Sui giovani: “E’ normale che, se devi valorizzarli facendoli giocare ogni tanto è una cosa. Schierarli titolari sempre, perché sennò la squadra non sta in piedi, è un’altra. Però, è evidente che i nostri ragazzi stanno crescendo sempre di più”. Situazione infortuni: “Purtroppo non recuperiamo gli infortunati che già ci sono mancati in Sardegna ed inoltre anche Mazzeo ha un problema muscolare. Anche domani, spero che riusciremo ad essere in sedici”.
Gli avversari: “Il Novara è un team che conosco bene, perché ha cambiato poco. Sono arrivati calciatori importanti come Zigoni, Lanini e Panico. Sarà una squadra difficilissima da affrontare, costruita per lottare nei primi posti. Noi dovremo cercare l’ennesima impresa per portare a casa un risultato positivo”.
Sul campionato: “E’ ancora preso per dare dei giudizi. Il Renate è meritatamente in testa. Squadre attrezzate come Alessandria, Novara e Carrarese sono però destinate, alla lunga, a venire fuori per la vittoria finale”. (p.nacarlo)
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