foto da Quotidiani locali
FORNI DI SOPRA. Quando è stato sorpreso a rubare in un deposito di attrezzi a Forni di Sopra ha prima aggredito il proprietario e poi, brandendo una chiave metallica, l’ha minacciato di morte. La fuga nei vicini boschi per Petar Shelepov Vladimirov, cittadino bulgaro di 36 anni, è durata poco. L’uomo, senza lavoro e privo di fissa dimora in Italia, è stato infatti arrestato per rapina e furto aggravato e portato in carcere. Arresto in flagranza che martedì 20 ottobre il Giudice per le indagini preliminari Emanuele Lazzaro ha convalidato con la misura cautelare in carcere.
I fatti risalgono a domenica pomeriggio. L’uomo, difeso dall’avvocato Silvia Fantinel, era stato sorpreso a rovistare in un deposito attrezzi in via Tiviei. Giunto sul posto il proprietario, Patrik Pin, viene aggredito dal 36enne che cerca di colpirlo alla testa con una chiave “a L” e, dopo una colluttazione, gli stringe le mani alla gola.
Poi, prima di scappare, afferra una pietra e minaccia di tirargliela addosso. Le forze dell’ordine, subito allertate, giungono sul posto e fermano Vladimirov nella boscaglia, in una tenda che aveva adibito a dimora e dove trovano una giacca antipioggia, delle tenaglie, un palanchino, un’ascia, una roncola, delle cesoie e dei vasetti alimentari: tutti oggetti che risultavano rubati in abitazioni e casolari della zona.
Il 36enne, inoltre, indossava delle scarpe griffate, bottino di un altro furto. Domani è stato fissato un nuovo interrogatorio di garanzia con l’assistenza di un interprete in lingua bulgara dal momento che, durante l’interrogatorio, si era rifiutato di proseguire adducendo come motivazione la poca comprensione dell’inglese (anche se le attestazioni inviate dal carcere risultava che conoscesse inglese, spagnolo e bulgaro).