Il virologo che ha salvato il Veneto avverte: "Ora la priorità è la scuola. Aprire gli stadi ora è come fare un salto carpiato senza protezioni"
PADOVA. "Riaprire gli stadi adesso è da irresponsabili, ora dobbiamo metabolizzare l'apertura delle scuole e vedere come va".
Lo dice Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all'Università di Padova. "Le cose vanno fatte gradualmente - aggiunge - quando sento che gli stadi vanno riaperti perché il comparto muove un sacco di soldi penso che se poi andiamo verso una maggiore diffusione del virus la situazione potrebbe addirittura precipitare".
"Se proprio vogliamo fare un gesto simbolico - rileva - riapriamoli con mille persone, oppure riapriamo con il 10% della capienza per almeno quindici giorni e vediamo che succede".
Sulla questione Crisanti è categorico: "ripeto che riaprire gli stadi in questo momento in cui la priorità è la scuola - conclude - equivale a fare un triplo salto carpiato senza protezioni".