Brignoli para un penalty a Djordjevic, Ciciretti e La Mantia falliscono i due assegnati agli azzurri. Col Chievo finisce 1-1, ma quanti rimpianti
EMPOLI. Quando sbagli due rigori nella partita da dentro o fuori c'è poco da dire: sei fuori. Ma quanti rimpianti per l'Empoli dopo i 120 minuti di Verona che valevano l'accesso alle semifinali playoff del campionato di serie B e che invece hanno fatto calare il sipario su una stagione quantomeno travagliata, e non solo per lo stop provocato dal Covid.
A due minuti dalla fine del tempo regolamentare Amato Ciciretti si è trovato sui piedi la palla del ko: un rigore decretato per un fallo su Mancuso. Ma il fantasista azzurro si è fatto ipnotizzare dal portiere di casa Semper, con l'aiuto del palo. In precedenza era stato Brignoli a tenere a galla l'Empoli parando un rigore a Djordjevic. E così 90 minuti di rara intensità si sono conclusi sullo 0-0.
Per il Chievo l'ha sbloccata Garritano al 97' con un tocco sottomisura (terza rete nelle ultime tre partite). Eppure gli azzurri avrebbero potuto tornare subito in corsa se Andrea La Mantia non avesse sparato alle stelle il secondo rigore concesso dall'arbitro per un fallo di mano in area clivense. Persa per persa, Marino ha sganciato anche Moreo e Tutino con un 4-2-4 nei minuti finali che ha fruttato il gol della speranza di Tutino, ma ormai era tardi per la clamorosa rimonta e da domani bisognerà già pensare al futuro, tenendo quanto di buono si è visto in questa stagione (non poco, nonostante tutto) e rifondando su basi solide. Senza Pasquale Marino, però, che sembra sempre più vicino alla panchina della Spal.