Al chiosco in piazza San Francesco la fila da prima delle 22, ma di protagonisti della vita notturna cittadina non se ne sono visti molti
PISTOIA. Poco più di 200 analisi in meno di 4 ore. È questo il numero totale dei test sierologici eseguiti in piazza San Francesco, in occasione della prima serata, venerdì 31 luglio, della campagna regionale di prevenzione contro la diffusione del Covid-19 «Movida si…cura», promossa dall’assessorato al diritto alla salute della Regione. Una campagna promossa nei luoghi di vita notturna frequentati soprattutto dai ragazzi. Anche se, a dire il vero, l’età media delle persone in fila per sottoporsi volontariamente al test gratuito, almeno alle 22, era decisamente superiore a quella auspicata.
Pochissimi giovani, tanti over 60. Almeno fino alla mezzanotte e mezzo, orario in cui hanno cominciato a farsi avanti anche alcuni gruppetti di giovani, soprattutto tra i venti e i trenta anni. Nel gazebo, allestito appositamente per la serata di prelievi, sono rimasti impegnati fino alle due di notte una infermiera, con il compito di eseguire il test e comunicare l’esito, e sei volontari di Anpas, Croce Rossa e Misericordia.
«Sono appena tornato da in viaggio in Spagna e sono un po’preoccupato per la mia salute e per quella degli altri. Allora ho colto questa opportunità» commenta un signore in fila già dalle 22. Il tempo di sedersi, sottoporsi al test e aspettare qualche secondo. Poi l’esito – fortunatamente negativo –, e un sospiro di sollievo. E come lui, i pistoiesi in attesa per sottoporsi al test sierologico erano diverse decine, fin dai primi minuti di avvio dei prelievi.
Il test sierologico promosso dalla campagna regionale consiste in un piccolo prelievo di sangue in grado di individuare le persone che sono entrate in contatto con il virus Covid-19, e che quindi hanno sviluppato gli anticorpi anche in assenza di sintomi, i cosiddetti asintomatici. I dati di ogni persona che si è sottoposta al test, munita di tessera sanitaria, sono stati inseriti in un data base regionale di riferimento. «A dire la verità – commenta Emiliano Biagini, volontario della Misericordia a coordinare tutte le attività – non ci aspettavamo tutta questa affluenza, fin dalle 22».
Ma tutto sommato, nonostante i minuti di attesa, le operazioni si sono svolte senza alcun intoppo, con le numerose persone in fila che hanno aspettato pazientemente il loro turno indossando la mascherina. «L’esito del test è praticamente immediato – prosegue il volontario – e nel caso in cui venga riscontrata la positività, per la persona viene richiesto il tampone, così da verificare se l’infezione è in fase attiva». In caso positivo, scatta la quarantena e quindi l’isolamento domiciliare per non infettare altre persone.
Nelle stesse ore di venerdì e di sabato sera primo agosto, nelle vie della “movida” giovanile – tra piazza della Sala e piazza del Duomo – altri due volontari delle associazioni hanno distribuito mascherine con l’intento di sensibilizzare sopratutto i più giovani, spesso più restii a indossarla.
L’iniziativa «Movida si…cura» anti Covid a Pistoia, come detto, si è ripetuta anche sabato primo agosto in piazza San Francesco e tornerà, dalle 22 alle 2 di notte, ogni venerdì e sabato sera del mese di agosto. La sede però non è ancora confermata. Perché tra le ipotesi, il gazebo dei test sierologici potrebbe essere spostato più a ridosso del centro storico cittadino. Magari proprio intorno alla Sala, così da intercettare proprio i giovani. Per sottoporsi gratuitamente al test è sufficiente presentarsi al gazebo con tessera sanitaria e mascherina. –