CIMOLAIS. Sotto gli occhi dei suoi due compagni di gita, è ruzzolato ieri pomeriggio lungo un pendio scosceso per duecento metri da Forcella Duranno. Un escursionista di 61 anni, Andrea Virzi, residente a San Vendemiano, è stato soccorso in quota con l’elicottero e ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Udine.
Dopo qualche ora dal ricovero l'uomo è morto: troppo gravi le ferite riportate nella caduta.
Il trio di amici si trovava a 2.200 metri d’altezza, sopra Cimolais. La richiesta di aiuto è arrivata poco prima delle 16 tramite la centrale di Palmanova alla stazione Valcellina del Soccorso alpino e speleologico. L’escursionista stava compiendo un passaggio in discesa quando è scivolato, ruzzolando sulle rocce.
È precipitato giù per decine e decine di metri e nella caduta ha perso pure il casco. Così è rimasto esposto a forti traumi al capo, oltre che a quelli riportati su tutto il corpo. In quota è arrivato l’elicottero del 118, che ha calato con il verricello l’équipe medica con il tecnico del Soccorso alpino.
La corda con il verricello è scesa fino a settanta metri per mantenere la giusta distanza dalle pareti di roccia e poter operare in sicurezza. I soccorritori hanno trovato l’escursionista trevigiano in gravi condizioni: aveva perso conoscenza. È stato stabilizzato, issato a bordo e trasportato all’ospedale di Udine, dove è morto dopo il ricovero.
I suoi compagni di gita hanno preferito, nonostante lo choc, non impegnare oltre l’elicottero e sono scesi a piedi verso Casera Mela, seguiti a distanza ma in costante contatto telefonico dai tecnici del Soccorso alpino Valcellina. Li aspettavano a valle cinque tecnici della stazione Valcellina per eventuale supporto alle operazioni e i carabinieri della stazione di Cimolais.
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