Via libera ad un altro scostamento di bilancio da 25 miliardi. In attesa del voto della Camera è il Senato ad autorizzare la manovra economica e la votazione assume anche un significato politico: serviva la maggioranza assoluta dell’assemblea di Palazzo Madama e i sì che sono arrivati sono stati 170, 10 in più del necessario […]
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Via libera ad un altro scostamento di bilancio da 25 miliardi. In attesa del voto della Camera è il Senato ad autorizzare la manovra economica e la votazione assume anche un significato politico: serviva la maggioranza assoluta dell’assemblea di Palazzo Madama e i sì che sono arrivati sono stati 170, 10 in più del necessario (con 133 astenuti e 4 contrari). Una risposta che le quattro forze politiche che sostengono il governo Conte 2 hanno dato alle settimane di retroscena sui numeri in bilico del Senato. Il centrodestra, parte del quale aveva votato i primi due scostamenti durante il lockdown per le prime misure economiche, si è astenuto in modo compatto, anche se le motivazioni hanno avuto sfumature diverse. Il Senato ha anche approvato con numeri simili (169 sì, 137 no) il piano nazionale delle riforme, cioè le linee guida dei programmi di spesa delle risorse del recovery fund.
In Aula ha parlato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: “Scostamento e Pnr rappresentano bene le due dimensioni dello sforzo che il governo sta effettuando per misurarsi con gli effetti economici della pandemia e per definire le linee di una azione di riforma più ampia per rendere la ripresa duratura e sostenibile”. Il titolare del Tesoro ha ricordato lo “sforzo enorme” fatto finora con misure “per 6 punti percentuali di Pil”, cioè circa 100 miliardi. Di questi, “35 miliardi sono andati e andranno per il lavoro e gli ammortizzatori, più di 40 per le imprese più di 12 per le regioni e gli enti territoriali, più di 11 a sanità, scuola e servizi sociali”.
Per il ministro le misure del governo hanno “posto le basi di una ripresa economica che è già in atto, anche se nel 2020 non potrà compensare la caduta del Pil determinata nei mesi più difficili del lockdown. La nostra economia ha ripreso la salita, a maggio la produzione industriale ha registrato un forte rimbalzo, appena si sono riaperti i settori e il distanziamento è stato allentato, stimiamo che la ripresa sia continuata in giugno e luglio”.
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