Tariffe rifiuti uguali a quelle del 2019 e agevolazioni per quelle famiglie e quelle attività economiche su cui si è accanito il Covid-19 facendo loro perdere reddito
MANTOVA. Tariffe rifiuti uguali a quelle del 2019 e agevolazioni per quelle famiglie e quelle attività economiche su cui si è accanito il Covid-19 facendo loro perdere reddito.
È il succo della delibera che approderà nel prossimo consiglio comunale e che ieri è passata al vaglio delle commissioni congiunte ambiente e bilancio. Sono, dunque, nero su bianco, gli aiuti che l’Amministrazione comunale aveva promesso a commercianti, artigiani e famiglie e inserito nel suo Piano Mantova.
Complessivamente, le agevolazioni introdotte costeranno alle casse comunali 1.240.000 euro: 230mila tra sconti ai musei (l’80% dell’intera tariffa), alle famiglie con reddito Isee fino a 5mila euro (esenzione totale) e per le famiglie con reddito da 5mila e un cent a 7.500 euro (taglio del 50%), con un aumento Isee di 10mila euro per le famiglie con un disabile; e per le associazioni di volontariato e le onlus (riduzione del 50%); 10mila euro per quegli esercizi pubblici che dismettono per 5 anni le slot machine e un milione di euro per riduzioni a favore di specifiche categorie economiche colpite dall’emergenza sanitaria e costrette alla chiusura, a cui verranno abbonate tre mensilità, ma solo se in regola con il pagamento delle altre bollette o se regolarizzeranno la loro posizione entro il 31 luglio.
Utenze domestiche e non domestiche per usufruire delle agevolazioni dovranno presentare domanda a Mantova Ambiente entro il 30 settembre. Deciso anche lo slittamento delle due bollette annuali, ma solo per le utenze non domestiche, in base alla delibera dell’autorità garante per l’energia, le reti e l’ambiente Arera: per certe attività si slitta da maggio-ottobre ad agosto-ottobre, mentre per altre la Tari viene suddivisa in cinque rate di uguale importo e senza interessi, con scadenza dicembre 2020, marzo, giugno, settembre e dicembre 2021. Per le utenze domestiche, invece, la scadenza delle bollette rimane maggio e ottobre.
Le nuove disposizioni statali del decreto Cura Italia consentono di approvare solo le tariffe rifiuti e di rinviare l’approvazione del piano finanziario entro il 31 dicembre. Sarà quello il momento per conoscere quanto costerà la raccolta e lo smaltimento della spazzatura per il 2020, servizio che la legge impone venga pagato interamente dalla tariffa in modo che i costi di gestione siano coperti dalle entrate: sarà in quella sede che si stabilirà se per pareggiare i conti si dovranno aumentare le tariffe o se si potrà abbassarle nel caso vi siano stati risparmi.
Nel caso di aumenti è già stabilito che gli eventuali conguagli potranno essere ripartiti in tre anni, a decorrere dal 2021. Le attività rimaste chiuse durante il lockdown avranno anche una riduzione del 100% della quota variabile della tariffa rifiuti prevista da Arera (da aggiungere al taglio totale dell’intera tariffa per tre mesi decisa dal Comune).