L'uomo si trovava con un gruppetto appena entrato in Italia dalla Slovenia. Dopo il massaggio cardiaco che gli ha salvato la vita è stato ricoverato in ospedale
TRIESTE Un'agente della Polizia di frontiera ha salvato la vita a un migrante, praticandogli un massaggio cardiaco dopo che questo aveva avuto un grave malore. Il salvataggio è avvenuto nel corso dell’operazione “Strade sicure” di pattugliamento lungo fascia confinaria italo-slovena da parte della polizia di frontiera di Trieste, assieme al personale dell'Esercito del Piemonte Cavalleria: i poliziottihanno rintracciato un gruppo di migranti nella zona San Dorligo della Valle. Il gruppo, composto da una decina di afghani, era appena entrato in Italia clandestinamente dalla Slovenia.
Una volta fermati, i migranti sono stati messi a sedere in attesa del furgone della Polizia di Stato per il trasferimento negli uffici della Polizia di frontiera di Fernetti per le procedure di identificazione. Improvvisamente, uno di questi, da posizione seduta si è accasciato a terra, rantolando e perdendo poco dopo conoscenza. L’ assistente capo della Polizia di frontiera Lorena Scaffidi, presente sul posto e abilitata al primo soccorso BLS, gli ha subito praticato il massaggio cardiaco. Al secondo ciclo di massaggi, finalmente l'uomo ha ripreso a respirare autonomamente.
Poco dopo è arrivato sul posto il personale medico del 118, che ha contstato che il migrante soffriva di pregresse difficoltà cardiache e che la stanchezza del viaggio e il caldo potevano avere contribuito a creare questa situazione di gravissimo rischio per la sua vita e che il massaggio cardiaco lo aveva probabilmente salvato.
L'uomo è stato trasportato d’urgenza da un'ambulanza all'ospedale di Cattinara dove si trova tuttora ricoverato.