Dal lontano 2005 se nel mondo del cloro e degli occhialini si pronunciano i termini “poliedricità”, “resistenza” ed “imperturbabilità”, la mente degli appassionati corre immediatamente al nome dell’ungherese classe ’89 Katinka Hoszu. La magiara rappresenta infatti uno degli ultimi esempi di versabilità ed eclettismo del nuoto moderno, grazie alla sua capacità di risultare competitiva in molte specialità differenti.
Nata come stile liberista, la nativa di Pècs si è lentamente imposta anche sulla farfalla e, soprattutto nell’ultima parte della sua carriera, nel dorso. Capace di nuotare tre stili su quattro con ottimi risultati, il suo storico marito-allenatore Shane Tusup l’ha da subito indirizzata sulla strada dei misti, in cui nell’ultimo decennio è riuscita a dominare praticamente tutte le competizioni a cui ha preso parte.
Oltre alla grande versatilità la magiara ha da sempre messo inoltre in mostra una grandissima resistenza agli sforzi che le ha permesso, nel corso della sua carriera, di disputare anche più di una finale individuale a distanza di pochi minuti nelle grandi rassegne internazionali. Queste sue due caratteristiche uniche le sono valse ben presto il soprannome di “Lady di Ferro”.
L’ungherese vanta nel suo palmarés tre ori olimpici, 26 mondiali e 34 europei per un totale di 93 medaglie complessive in manifestazioni internazionali tra vasca corta, di cui è una grandissima interprete, e lunga, oltre che circa 225 ori e tre classifiche generali della Coppa del Mondo che per anni ha dominato (2012, 2013, 2014).
Oltre alla sua impressionante bacheca la magiara detiene anche 4 record del mondo in vasca corta (100 e 200 misti e 100 e 200 dorso) e due in vasca lunga nelle due distanze dei misti. I due primati in vasca olimpionica, ottenuti rispettivamente ai Mondiali di Kazan nel 2015 (nei 200, 2.06.12) e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro l’anno successivo (nei 400, 4.26.36), sembrano essere destinati a restare imbattuti per molto, poichè nessuno fino ad ora si è anche lontanamente avvicinato alla completezza che Hosszu mette in mostra ogni volta che scende in vasca in questa specialità.
Di seguito il video del record dei 200 misti, con il quale l’ungherese ha abbassato un primato che resisteva dai Mondiali di Roma del 2009.
michele.giovagnoli@oasport.it
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Foto: Shutterstock
