Il Comune di Limana non si muove di un centimetro dalla posizione che ha avuto negli ultimi 15 anni: vuole essere al tavolo di confronto sul progetto di razionalizzazione degli elettrodotti in Valbelluna. Perché è vero che tecnicamente il Media Valle del Piave prevede interventi da Ospitale a Belluno, passando per Perarolo, Longarone, Soverzene e Ponte nelle Alpi, ma le linee elettriche sono collegate. E il progetto presentato da Terna, e per il quale martedì si è svolta la conferenza dei servizi (con richiesta di integrazioni per le criticità sollevate dall’Autorità di Bacino Alpi Orientali), rischia di aggravare la situazione esistente a Limana.
La linea che va a Scorzé attraversa il paese passando vicino alle scuole, all’area ricreativa, a numerose case. «Siamo in assoluta continuità con la precedente amministrazione», spiega il vicesindaco Roberto Piol. C’era anche lui ieri all’incontro per valutare i prossimi passi con gli amministratori di Belluno e Perarolo (Ponte nelle Alpi non poteva partecipare ma è allineato), presente anche l’ex sindaco di Limana Milena De Zanet che per dieci anni ha battagliato per portare il Comune al tavolo delle trattative e per risolvere le criticità esistenti, con i tralicci nel mezzo del paese. Un lavoro continuo, spesso sotto traccia, teso a individuare la migliore soluzione per un progetto di sistemazione delle reti elettriche che è necessario, «ma che vogliamo sia fatto bene», ribadisce l’assessore di Belluno Simonetta Buttignon.
«Chiederemo subito la convocazione del tavolo alla Regione», aggiunge Buttignon. «Abbiamo guadagnato sei mesi con la conferenza dei servizi, vista la richiesta di integrazioni che è stata fatta a Terna dall’Autorità di Bacino, usiamoli per affrontare tutte le criticità di questo progetto, per mettere sul tavolo un ragionamento serio e che porti non a non fare l’opera, ma a farla nella maniera migliore e rapidamente».
Buttignon ribadisce che c’è «ampia unitarietà fra i sindaci», fatta eccezione per Soverzene che, come ha dichiarato in più occasioni (anche ieri) il sindaco, non ci sta proprio che venga rimesso tutto in discussione. «L’importante è ora mettersi subito tutti attorno a un tavolo», conclude Buttignon. «Discutere dal punto di vista tecnico gli interventi e i progetti».
A quel tavolo vuole esserci anche il Comune di Limana. Anche il sindaco Michele Talo aveva firmato e inviato la lettera con la richiesta di sospendere la conferenza dei servizi, richiesta che non è stata accolta. «Limana deve essere al tavolo», ribadisce il vicesindaco Roberto Piol. «Siamo uniti agli altri Comuni che chiedono di non continuare a vedere gli interventi sugli elettrodotti per blocchi: serve un progetto unitario, che indichi tutti gli interventi previsti perché le linee elettriche sono collegate. E vanno valutate le alternative migliori».
Il punto dolente per Limana è la linea che attraversa il paese, quella che va verso la stazione di Scorzè. «Si devono valutare altre soluzioni, come il passaggio lungo l’autostrada», ricorda Piol. «Oggi si è creato un fronte unitario, chiediamo tutti che vengano valutate alternative per non aggravare situazioni esistenti e per, invece, risolvere le criticità esistenti».
La richiesta di costituzione del tavolo sarà inviata alla Regione, affinché lo convochi nel più breve tempo possibile.