Saranno mesi duri per la viabilità cittadina, almeno per quest’estate. Con una decina di cantieri aperti legati alle linee Sir2 e Sir3 del tram, dopo la giornata caotica del 26 giugno, è chiaro che l’equilibrio sulle strade cittadine è decisamente delicato e basta un soffio per mandare tutto a gambe all’aria.
In questo momento i punti più critici sono la chiusura di ponte Omizzolo, quella di via Tommaseo-via Gozzi e la deviazione di via Piovese a Voltabarozzo.
Con la chiusura di ponte Omizzolo ne risente il traffico diretto in stazione e in zona ospedali.
Con la chiusura di via Tommaseo lo stravolgimento per l’asse est è evidente, sia in direzione stazione che centro.
Infine via Piovese è risaputo essere l’ingresso della tangenziale est, vien da sé, è un’arteria importante d’ingresso alla città.
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Lunedì 24 giugno è stato chiuso ponte Omizzolo e resterà chiuso fino ai primi di settembre.
I tecnici di Ap Reti Gas si sono messi subito al lavoro per rimuovere le vecchie tubature che corrono a sbalzo a lato del ponte.
Inoltre sono stati posizionati due grandi schermi – uno alla rotonda di via San Massimo e l’altro all’incrocio tra via Falloppio e via Belzoni – che comunicano i cambiamenti stradali: chi è diretto in stazione deve transitare attraverso la Stanga risalendo via Venezia fino a via Goldoni per poi percorrere viale della Pace fino alla stazione.
In direzione stazione, non si può accedere al ponte e una volta giunti in prossimità del ponte si dovrà svoltare obbligatoriamente su via Loredan.
Per non sovraccaricare la strada e il quartiere del Portello, per i veicoli privati che si muovono in direzione stazione viene istituita la deviazione su via Belzoni, mentre per i mezzi pesanti ci sarà l’obbligo di transito in via Gattamelata, dal momento che non possono transitare sul ponte Ognissanti.
Si tratta di uno dei punti più critici, come si è visto anche il 26 giugno con il caos del traffico.
Per questo è costantemente monitorato e l’amministrazione sta valutando la possibilità di modificare la viabilità di ponte Milani (l’altro ponte, parallelo all’Omizzolo).
Una delle ipotesi da valutare è se istituire un doppio senso di marcia o un senso unico alternato (regolato da semafori) su ponte Milani.
Si deciderà la prossima settimana, dopo l’attento monitoraggio di questi primi giorni di cantiere.
La vera chiave di volta per cercare di limitare al minimo code e intasamenti è usare via Gattamelata, sia per andare in stazione seguendo poi via Venezia-via della Pace; sia per raggiungere gli ospedali; sia per andare alla Stanga.
Tuttavia questa soluzione si è rivelata un pasticcio non appena l’incrocio della Stanga non ha retto allo stress di due incidenti stradali con la pioggia.
Dunque è l’alternativa consigliata, ma sapendo che è una soluzione che non risolve tutte le criticità.
Nel frattempo prosegue il cantiere di via Piovese avviato lo scorso lunedì, dove sono già state realizzate le fresature dell’asfalto nel primo tratto.
Anche questo è un cantiere complesso perché ospita più lavori contemporaneamente: i lavori del tram e quelli delle tubature dell’acqua di AcegasApa.
Sempre a Voltabarozzo sono in corso i lavori per il nuovo ponte del tram che comportano la chiusura dei lungargini Terranegra e Sabbioni.
Resta chiusa via Tommaseo, come detto per andare in Stazione bisogna scegliere l’ingresso nord dall’Arcella o quello dell’edicola da viale Codalunga.
Ma qui gli automobilisti sembra abbiano capito benissimo, anche prima della chiusura ufficiale di piazzale stazione. Inoltre all’incrocio Gozzi-Tommaseo sono state completate le polifere e nel frattempo le imprese del Sir2 stanno cantierizzando le aree di competenza e realizzando i tracciamenti topografici necessari e propedeutici agli scavi.
Ma tutto sommato il quadrante della stazione è quello più chiaro, che non sembra generale confusioni agli automobilisti, almeno finché non va in tilt la Stanga.
Restano poi i lavori in zona Cave-Brentelle che termineranno tra la fine di questo mese e la seconda settimana di luglio; quelli in riviera Paleocapa, via Eremitani, via delle Piazze che, però, non registrano criticità importanti.
