I residenti segnalano i pericoli legati anche alla presenza della fauna selvatica. Limiti di velocità da 70 a 50 chilometri orari: il sito del box definito con l’Edr
SAN CANZIAN D’ISONZO I residenti di Terranova confermano: la postazione per l’autovelox a ridosso dell’incrocio tra l’ex Strada provinciale 19 e via Due fiumi è la benvenuta. Un effetto positivo la presenza del box, utilizzato per tre giornate durante questo mese, producendo 85 sanzioni per eccesso di velocità, l’ha già causato, secondo gli abitanti, perché quanto meno i pendolari hanno iniziato a rallentare in prossimità di un’intersezione dove vige il limite dei 50 all’ora, teatro in passato di incidenti mortali o comunque molto gravi. In tempi più recenti anche dei residenti nella frazione di San Canzian d’Isonzo ne sono stati coinvolti. «Per fortuna senza gravi conseguenze per nessuno dei conducenti», racconta un’abitante di Terranova.
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Il problema per chi risiede nella frazione è di solito quello dell’uscita dall’abitato sull’ex Sp 19, «quasi impossibile nell’ora del rientro da Grado alla domenica o durante le festività», ma anche la svolta a sinistra verso casa, per chi proviene da Monfalcone, comporta dei rischi. «È che qui si corre davvero troppo, senza nemmeno considerare l’alta probabilità di scontrarsi con un animale selvatico», aggiunge la residente.
All’alba e all’imbrunire l’andirivieni di cinghiali e caprioli, numerosissimi nella campagna tra Terranova e Isola Morosini, attraverso l’ex Sp 19 è frequente, secondo quanto riferiscono i residenti. Tanto da suggerire l’installazione di catarifrangenti anti attraversamento fauna lungo il rettilineo che precede e segue l’incrocio per Terranova e Isola Morosini. Una soluzione già adottata pochi anni nel territorio di Turriaco, lungo l’ex Sp 1, in una zona agricola e non troppo distante dall’Isonzo.
«Gli uffici hanno richiesto un preventivo a delle ditte specializzate e quindi provvederemo all’installazione degli speciali catarifrangenti», afferma il sindaco di San Canzian d’Isonzo Claudio Fratta, che difende la decisione di ripristinare la postazione per autovelox di Terranova, che ignoti avevano smontato un anno e mezzo fa circa. Anche quella nuova è stata oggetto di un atto vandalico nelle scorse settimane, perché i vetri delle finestrelle sono stati ricoperti di vernice verde, poi rimossa dagli operai comunali. Le critiche riguardano il cambio dei limiti di velocità «ravvicinati».
«A chi dice che il “passaggio” tra il limite di 70 e quello di 50 chilometri all’ora non dà il tempo sufficiente per rallentare prima di transitare davanti il velox – sottolinea Fratta – rispondo che le distanze sono state calcolate con esattezza secondo quanto prevede la norma, dopo un approfondimento della nostra Polizia locale con Edr Gorizia, titolare della gestione della strada. Forse se si viaggia a 70 chilometri all’ora c’è tutto il tempo di rallentare, ma spesso lì la velocità supera i 100». Molte delle 85 sanzioni elevate nei tre giorni di impiego dell’autovelox riguardano, secondo quanto ha riferito il Comune, automobilisti “fotografati” mentre percorrevano il tratto oltre i 100 all’ora, più del doppio del consentito. Secondo i residenti la segnaletica è inoltre adeguata. «La postazione è ben segnalata, come pure i limiti di velocità esistenti», affermano, escludendo, come ha fatto già il sindaco, che a imbrattare il box sia stato qualcuno che abita in zona.