LAUCO. Cade l’amministrazione comunale di Lauco. Lunedì 9 gennaio si sono dimessi sette consiglieri comunali, sei di maggioranza (il vicesindaco leghista Kascy Cimenti con Stefania Del Negro, Pierina Adami, Franco Gressani, Elisa Durli ed Elias Concina) e una di minoranza (Anna Adami) su 11. Si voterà ad aprile in concomitanza con le elezioni regionali e la Lega vorrebbe puntare su un suo candidato sindaco.
Nelle lettere di dimissioni c’è chi non accenna a motivazioni, chi parla «di diverse incomprensioni e divergenze nell’amministrazione e gestione del Comune» e chi, ancora, di voler amministrare meglio il Comune.
Il sindaco decaduto, Olivo Dionisio, al quarto mandato, è l’unico a rilasciare dichiarazioni: «Ho la coscienza a posto». «Nessuno di loro aveva mai parlato di dimissioni. Avevano ventilato di non essere contenti, ma sempre in modo vago. Ora vogliono andare a elezioni, ma non si capisce per fare cosa. Credo che di mezzo ci sia soprattutto un discorso politico, che questa operazione sia stata pilotata dall’alto dalla Lega – sostiene Dionisio –, da una persona che si candida di nuovo alle regionali. Il mio vice è della Lega. Ho passato tre anni e mezzo lavorando come un matto per seguire i problemi del territorio e del Comune. A me dispiace ricevere queste dimissioni, ma esco a testa alta, per quello che ho fatto e stavo facendo, sistemando tante cose. Nelle dimissioni o non ho trovato motivazioni o le ho trovate generiche, come chi mi ha scritto che la sua decisione nasce da una ponderata riflessione che ha tenuto conto di molti aspetti assolutamente cruciali per poter amministrare al meglio il Comune di Lauco. Cosa vuol dire? Vogliono andare a elezioni?».
L’ormai ex sindaco si dice arrabbiato per il comportamento dei dimissionari. «Mi sono trovato troppe volte da solo ad affrontare tante e spinose problematiche. Tante volte ho chiesto una mano. Non ho avuto supporto, critiche sì, ma sempre vaghe e – aggiunge Dionisio – senza capire come si affrontano da amministratore le criticità. Vista la scadenza elettorale di aprile, si sono dimessi nei tempi giusti per tornare subito alle urne».
Dionisio però non esclude di ricandidarsi. «Forse non a sindaco, forse in seconda linea con persone valide e non con questi personaggi. Voglio ancora dare il mio contributo al paese. Saluto i miei cittadini, auguro loro che tutto volga al meglio, che il futuro riservi loro amministratori che vogliano davvero il bene del paese. Il mio appoggio lo avranno sempre, se c’è bisogno», chiude Dionisio. —