Il confronto con le passate stagioni dopo 25 giornate evidenzia tante similitudini Il dato più preoccupante è la fragilità difensiva: incassate 44 reti, record negativo
Il Sassuolo che si prepara alla trasferta in casa dei campioni d’Italia è una squadra di ombre e luci, consapevole di vivere l’inizio di un nuovo ciclo e, quindi, disposta ad accettare qualche errore di gioventù di troppo. Ma a che punto si trova il Sassuolo di Dionisi? Dopo 25 giornate di campionato, si possiede un campione di studio abbastanza attendibile per fare il punto, soprattutto in vista di un match tanto delicato come quello di domenica. I neroverdi sono 12esimi in classifica, con 30 punti, dimostrando una fase offensiva brillante (41 gol segnati), ma pagando le continue disattenzioni difensive (44 reti incassate). L’equilibrio è ancora un obiettivo lontano, ma le cose andavano davvero meglio in passato? E, nel caso, quanto? Il confronto più attendibile è, ovviamente, con il primo Sassuolo di De Zerbi, ovvero quello del 2018-19, quando il progetto dell’allenatore era all'inizio: i neroverdi, dopo 25 giornate, occupavano l’11esima posizione, con 31 punti conquistati, 35 reti segnate e 40 subite. Numeri simili a quelli odierni, frutto di un Sassuolo leggermente più stabile, anche se meno spettacolare. In termini di punti, però, le cose andavano peggio nella stagione successiva: nel 2019-20, infatti, nelle prime 25 partite l’andamento è stato molto altalenante, fruttando 29 punti, con 39 reti segnate e 43 subite, ma nella parte restante del campionato la squadra aveva poi cambiato ritmo. Più difficile, invece, l’accostamento al Sassuolo dello scorso anno, quando, sempre dopo lo stesso numero di gare, la formazione occupava la nona piazza nella generale, con 36 punti, 42 gol segnati e 40 subiti. Da una stagione all’altra, il valore delle rose è ovviamente cambiato e, se il primo Sassuolo dezerbiano era reduce da una salvezza striminzita, quello attuale proviene da due ottavi posti consecutivi, combattendo fino alla fine per scalzare una piazza ad una delle sette sorelle. Nonostante queste doverose note, i neroverdi dimostrano di mantenere attualmente un andamento abbastanza vicino a quello del recente passato, sia in termini di rendimento, che di gioco: la tanto auspicata vocazione offensiva è preservata, mentre le difficoltà difensive non sono superate, anzi. Se il confronto permette di allargare l’orizzonte e di relativizzare il presente, a preoccupare è il numero di reti incassate: 44 gol subiti è il dato più alto degli ultimi 4 anni. Questa fragilità spaventa soprattutto in vista del prossimo avversario, l’Inter infatti non è solo la squadra detentrice del titolo, ma domina anche la classifica delle reti segnate, ben 50. Fermare Lautaro e Dzeko appare utopistico, ma, in fondo, nel calcio tutto è possibile.
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